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15 Gennaio 2025 / 05:08
 
Le notizie ora arrivano su WhatsApp

 
Scenari

Le notizie ora arrivano su WhatsApp

di Mattia Schieppati - 29 Giugno 2017
Cresce l'utilizzo dell'instant messaging come canale di informazione, anche in Italia. Con un trend che supera i social network, inquinati dalla questione fake news ...
Una rete di informazione fai-da-te, estremamente personalizzata (per ora) e proprio per questo estremamente preziosa. Zitto zitto, mentre i giganti dell'arena social network spostano il proprio baricentro sempre più verso il mondo dei contenuti editoriali-giornalistici, ecco che a fare concorrenza ai "vecchi" media si affaccia anche uno strumento che in nessun modo pareva pensato per veicolare informazione: WhatsApp.
Secondo quanto emerge dal Digital News Report 2017 del Reuters Institute, indagine condotta su un campione di 70 mila consumatori di news online in 36 Paesi del mondo. Qui il report completo. WhatsApp sta diventando uno dei canali principali attraverso i quali le persone scoprono e discutono di notizie. Messaggi inviati ad amici o a gruppi contenenti link a notizie si stanno infatti ritagliando un ruolo particolare nella diffusione dell'informazione, e sono considerati più degni di attenzione e di fiducia rispetto ai contenuti rilanciati dai social tradizionali (Facebook e Twitter su tutti), che nell'immaginario collettivo stanno ancora smaltendo il pasticciaccio delle fake news.
Secondo il Rapporto, infatti, sono tanti coloro che ormai non si fidano più dei mezzi di informazione tradizionali, e sono ancora più numerosi coloro che alzano sospetti nei confronti dei social media: solo una persona su quattro (24%) pensa che i social facciano un buon lavoro nel separare i fatti dalle bufale, mentre la fiducia nei media tradizionali arriva intorno al 40%. Crescono invece in maniera sostenuta le app per i messaggi, comunicazioni private e personali che non sono intaccate dalle logiche automatiche degli algoritmi che filtrano le notizie. WhatsApp comincia sul fronte delle news a rivaleggiare con la sua piattaforma "madre", Facebook, in diversi Paesi, in particolare in Malesia, Brasile e Spagna. In Italia l'uso di WhatsApp per le news è cresciuto dal 20 al 24% nell'ultimo anno.
I media in Italia
La situazione generale della fruizione dell'informazione fotografata da Reuters mostra come da noi a dominare sia ancora il mercato tv, fortemente concentrato, con il 90% dei ricavi nelle mani di tre operatori, Sky Italia (33%), Mediaset e Rai (con la stessa quota, il 28%). L'Italia si conferma un Paese in cui si legge poco, con una stampa debole e soggetta a condizionamenti politici ed economici, che perde ancora terreno: le copie diffuse sono passate dai 6 milioni al giorno del 2000 a poco più di 2,5 milioni nel 2016. Il Gruppo Espresso e Rcs rastrellano circa il 40% dei ricavi del settore. Il sito di Repubblica si conferma il principale brand di informazione italiano al quale si affida chi cerca notizie online, seguito da Tgcom24 e SkyTg24. In quarta posizione, l'Ansa. Il Rapporto indica come portali quali Yahoo, Libero e Msn siano ancora ampiamente usati, così come media informativi più recenti come l'Huffington Post e Fanpage. Nonostante l'adozione di soluzioni di paywall (come nel caso del Corriere della Sera), il numero di persone che dice di pagare per le notizie online in Italia è ancora piuttosto basso (12%).
 
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