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09 Dicembre 2024 / 10:18
 
“La conformità della tecnologia nel contrasto al riciclaggio”, pronta l’edizione 2022

 
Banca

“La conformità della tecnologia nel contrasto al riciclaggio”, pronta l’edizione 2022

- 20 Ottobre 2022
La nuova edizione dell’e-book multimediale di Fulvio Berghella propone una rassegna aggiornata dei principi fondamentali che consentono l’uso, in conformità alle normative AML/CFT e Privacy, delle procedure informatiche per la selezione delle operazioni sospette e la profilazione dei rischi della clientela
Bancaria Editrice ha appena pubblicato la seconda edizione dell’e-book multimediale “La conformità della tecnologia nel contrasto al riciclaggio - Fondamenti normativi delle procedure di ausilio, degli algoritmi, dell’IA, della privacy e contributi del sistema GIANOS” di Fulvio Berghella, che offre una visione d’insieme sulle procedure informatiche di ausilio nel contrasto al riciclaggio, dall’origine del sistema preventivo ai fondamenti normativi.
L’e-book evidenzia le precisazioni della giurisprudenza e dei provvedimenti delle autorità; i presupposti per la liceità degli algoritmi e l’uso dell’intelligenza artificiale; l’efficacia, la conoscibilità e la segretezza degli algoritmi; le regole e la metodologia per la protezione e la sicurezza dei dati personali; i risultati ottenuti nei periodi normativi dal rule based al risk based; i contributi storici derivanti dal sistema GIANOS e il delineando nuovo assetto AML/CFT europeo.
L’e-book multimediale, oltre alle funzionalità degli e-book sfogliabili, offre un percorso di lettura dinamico con numerosi contenuti interattivi, che rinviano ai documenti delle istituzioni e delle forze investigative, a commenti audio, a testimonianze video, a pop-up di approfondimento, a infografiche e schemi di sintesi, ad articoli correlati e a fotogallery.

Le novità dell’edizione 2022

 
  • Le nuove linee guida EBA sull’adeguata verifica della clientela e sui fattori di rischio
  • Le misure di sicurezza per i rischi ICT
  • La decisione di esecuzione UE relativa alle clausole contrattuali tipo tra titolari del trattamento e responsabili del trattamento
  • Le recenti sentenze sul ruolo di ausilio del software
  • I provvedimenti per garantire la privacy nell’intelligenza artificiale e nell’esternalizzazione di servizi
  • Il futuro assetto AML/CFT europeo
  • Le nuove statistiche sulle operazioni sospette e classi di rischio
Per informazioni e acquisti, clicca qui
 
Fulvio Berghella, che ha vissuto da protagonista l’antiriciclaggio sin dalle origini, spiega gli obiettivi e l’utilità del nuovo e-book.

Evitare i rischi di non conformità delle procedure informatiche AML/CFT

Migliaia di persone si avvalgono di soluzioni informatiche per l’antiriciclaggio e affrontano costantemente dubbi interpretativi alimentati dall’ampliamento e dalla complessità del contesto normativo, dalla grande quantità di dati da trattare, dall’aggiornamento continuo delle tecnologie, dal rischio di sanzioni, e dal ricambio generazionale.
In tutti i processi informatizzati è alto il rischio di non conformità, evitabile se si considerano, sin dalla progettazione e nelle fasi successive, i vincoli che ne condizionano l’uso lecito e conoscendo le ragioni alla base delle scelte legislative.
La normativa preventiva antiriciclaggio riferita all’uso degli strumenti informatici, in trent’anni di evoluzioni, ha consentito il progressivo maggior utilizzo delle tecnologie, fissandone le regole che hanno sempre confermato il principio di responsabilità, non delegabile a procedure informatiche. L’esegesi dei principi fondamentali e i motivi da cui essi derivano permettono di escludere o ridurre interpretazioni arbitrarie, parziali o devianti, e di mitigare il rischio di sanzioni.

Trasmettere i fondamenti alle nuove generazioni

Le ultime generazioni di addetti alla materia, di responsabili, di analisti, di progettisti, di sviluppatori, di formatori, pur se in possesso di capacità ed esperienza, hanno una formazione quasi sempre maturata in un clima sociale molto diverso da quello che diede origine, nel secolo scorso, alla legislazione preventiva. Le norme che consentono l’uso delle tecnologie per la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo sono la risultante di 35 principali provvedimenti, emanati dal 1991 ad oggi. Le prime normative subirono l’influenza dell’approccio repressivo (penalistico) alla materia, impostato per contrastare specifici reati e le componenti finanziarie delle attività svolte dall’insieme di mafie, in un contesto geopolitico di trasformazione delle organizzazioni criminali da locali a transnazionali, che per i propri scopi intimidivano la società civile con minacce, ricatti, omicidi e stragi. L’antiriciclaggio richiese la tutela dell’identità degli operatori, garantendo loro l’anonimato, la riservatezza dell’operato, e di dotarli di procedure informatiche di ausilio. Questi aspetti, inizialmente sottovalutati dalla normativa primaria, richiesero un forte impegno organizzativo del settore bancario che, in sinergia con le associazioni di categoria e le istituzioni, contribuì alla definizione di regole e soluzioni che ancor oggi permangono, i cui fondamenti non sempre sono noti alle nuove generazioni, indipendentemente da dove operano, con riflessi sulla percezione del proprio ruolo e sui risultati attesi dalle tecnologie.

Preservare il primato italiano e il valore delle competenze

L’esperienza italiana è stata ed è straordinaria. Vanta il primato internazionale di aver intuito sin dall’origine la necessità di utilizzare strumenti informatici di ausilio alle attività antiriciclaggio, progettati in modo da non deresponsabilizzare gli operatori, di tutelarli e indirizzarli, con omogenei criteri di giudizio, sugli approfondimenti da svolgere sui comportamenti anomali per verificarne l’eventuale sospetto. Attorno a quest’idea si è sviluppato un circuito virtuoso di iniziative, frutto del confronto tra professionalità multidisciplinari, con il positivo risultato che molte delle soluzioni realizzate si sono imposte come migliori prassi, anticipando il regolatore che poi le ha disciplinate preservando l’equilibrio tra innovazioni tecnologiche, obblighi e diritti. Tra esse il concetto di comportamenti atipici inattesi, il riconoscimento giuridico dei programmi informatici di ausilio, la profilazione dei rischi del cliente, il questionario per l’adeguata verifica. In quest’ambito, rilevante è stato il contributo del sistema e del programma informatico GIANOS, il cui sviluppo è sinergico all’evoluzione della materia e che, indipendentemente dal suo ruolo specifico, ha diffuso la cultura antiriciclaggio, la metodologia, la nomenclatura.

Ampliare la conoscenza

La mole e la tipologia delle informazioni da considerare avrebbe richiesto la compilazione di un trattato, poco utile all’apprendimento. Perciò è stato organizzato un e-book multimediale che spiega, con semplicità, l’evoluzione cronologica e documentata della materia, dal 1991 ad oggi, relativamente ai principi fondamentali che consentono l’uso degli strumenti informatici di ausilio per la valutazione delle operazioni sospette e per la profilatura dei rischi del cliente, considerando l’interdipendenza con le prescrizioni in materia di trattamento e protezione dei dati. La lettura potrà essere rapida e sintetica o approfondita, consultando, mediante pop-up, le oltre mille pagine di documenti allegati, gli schemi grafici e le autorevoli testimonianze filmate.
 
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