Il Lending di Amazon
di Mattia, Schieppati
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14 Giugno 2017
Attraverso un algoritmo e l'analisi dei big data vengono proposti finanziamenti alle imprese che hanno le potenzialità per far crescere il proprio business ...
Circa 3 miliardi di dollari di finanziamenti erogati in 6 anni, 1 miliardo solo nel corso del 2016. Finanziamenti che vengono "deliberati" e accreditati nel giro di 24 ore, la rata che viene trattenuta direttamente dal "conto" attivo sulla piattaforma. È tirando le somme di questi numeri che il
Financial Times ha acceso i fari della propria attenzione su
Amazon Lending, il servizio di prestiti attivato dal gigante delle vendite online che ha già sostenuto dal 2011 a oggi circa 20 mila piccole imprese e potrebbe rivolgersi ora all'orizzonte delle circa 2 milioni di imprese attive sul suo marketplace, a cominciare dai mercati forti di Stati Uniti, UK e Giappone. I prestiti vengono concessi "a invito", ovvero a totale discrezione di Amazon, in base ad algoritmi interni che analizzano la popolarità dei prodotti di un venditore, la frequenza con cui si esauriscono le scorte e i cicli d'inventario.
Da qui il titolo strillato del quotidiano britannico: Amazon sfida direttamente le grandi banche?
Inizialmente, la possibilità per le aziende attive sul marketplace di accedere a finanziamenti era una delle opzioni messe sul piatto da Amazon per costituire una massa critica significativa di imprese fidelizzate. Ma ora la divisione di Lending ha la forza e il giro d'affari per potersi muovere con le proprie gambe. Come osservano infatti gli esperti del Financial Times, infatti, oltre alla disponibilità di cash flow per poter reggere questo tipo di attività, Amazon ha costruito la propria fortuna su un elemento che, nel campo dei finanziamenti, costituisce un vero e proprio tesoro: ovvero, conosce alla perfezione tutte le movimentazioni (di merci, di vendite, finanziarie) dei propri clienti, gestendole direttamente sulla propria piattaforma, e quindi «il business del prestito è praticamente a rischio zero o quasi» scrive il FT. Infatti, i finanziamenti vengono concessi ad aziende che già pagano Amazon per immagazzinare, imballare e consegnare per loro conto i prodotti ai clienti.
Peeyush Nahar, vice-presidente di Amazon Marketplace, ha spiegato che «la maggior parte dei venditori che opera sulla nostra piattaforma utilizza il finanziamento per reinvestire nell'espansione del proprio business, acquistando stock maggiori di merce e quindi negoziando prezzi più vantaggiosi con i fornitori». Tutti movimenti monitorati in tempo reale da Amazon, che quindi sa benissimo la strada che sta prendendo il denaro prestato, quanto e come sia intelligentemente usato per far crescere il business (e quindi le percentuali della stessa Amazon, che così ci guadagna due volte: sugli interessi e sulla quota percentuale che trattiene dalle vendite in incremento).