Banner Pubblicitario
26 Aprile 2025 / 02:50
 
I selfie sotto la lente degli psicologi

 
Fintech

I selfie sotto la lente degli psicologi

di Mattia Schieppati - 21 Novembre 2014
Un pool dell'Università Cattolica ha analizzato il fenomeno degli autoscatti condivisi. Una moda per persone estroverse e capaci di autocontrollo ...
Perchè le persone si fanno i selfie? Ci sono differenze tra uomini e donne in questa pratica? Quali sono le caratteristiche psicologiche e della personalità di chi si fa dei selfie? A trasformare in scienza la sempre più diffusa "mania" collettiva dell'autoscatto fatto con lo smartphone e immediatamente postato sui social è un pool di psicologi dell'Università Cattolica che, in collaborazione con la Fondazione IBSA per la ricerca scientifica ha provato a scandagliare questo particolare utilizzo della tecnologia social. «Un selfie», ha spiegato Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, autore di Nativi Digitali (ed. Il Mulino) «è da considerarsi differente da un semplice "autoscatto", il quale non prevede la componente social della condivisione. Vista la diffusione dei selfie, e il grande interesse che essi suscitano presso l'opinione pubblica, la stampa specializzata internazionale ha cercato spesso di approfondire il fenomeno, cercando di comprendere la sua natura, il suo significato e le sue conseguenze».
Cosa emerge dalla ricerca? Gli scopi riconosciuti all'attività del selfie sono soprattutto "far ridere e divertire gli altri" (39%), "vanità" (30%) e "raccontare un momento della propria vita" (21%). Quanto ai motivi per cui le persone si fanno i selfie, emerge che se li fanno non tanto per esprimere come sono o come si sentono (identità, aspetti interiori) bensì per raccontare agli altri con chi sono, dove sono e cosa stanno facendo (aspetti esteriori). Per quanto le differenze di genere, le donne si fanno notevolmente più selfie degli uomini, e risultano più interessate alle motivazioni interiori ("mi faccio selfie per mostrare come sono e come mi sento"). Inoltre, affermano di sperare maggiormente di ricevere commenti positivi dagli amici sui social network e anche di temere maggiormente di ricevere commenti negativi dagli altri.
Per quanto riguarda il rapporto tra selfie e personalità, «sono tre gli aspetti della personalità che risultano associati all'attività del selfie», spiega Giuseppe Riva. «Le persone che si fanno selfie, rispetto a coloro che non se li fanno, appaiono significativamente più estroverse (ovvero più socievoli ed entusiaste, caratterizzate da elevate capacità sociali) e più coscienziose (ovvero più caute e capaci di controllarsi, con la tendenza a pianificare le proprie azioni piuttosto che ad agire di impulso). Inoltre, essere molto estroversi si associa a un maggior utilizzo dei selfie per mostrare agli altri "come ci si sente", mentre essere molto coscienziosi si associa al non essere particolarmente interessati ai commenti degli altri ai propri selfie, positivi o negativi che siano. Da ultimo, il tratto del neuroticismo o instabilità emotiva (tipico di persone che tendono a provare emozioni negative come rabbia e tristezza, sovente diffidenti nei confronti degli altri) si associa significativamente all'essere particolarmente preoccupati dalla possibilità di ricevere commenti negativi».
Vai alla sezione In primo piano
GUIDA ALLA TASSAZIONE 2025_Banner Medium
Il Salone dei Pagamenti 2024
L’appuntamento di riferimento sui Pagamenti e l’Innovazione in Italia e non solo.
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Bancaforte TV
Camporeale (ABI): I bonifici istantanei faranno crescere l’open banking italiano
La PSD2 non ha fatto esplodere l’open banking in Italia ma ha piantato i semi di unaevoluzione da cui non si...
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Banner Pubblicitario