Gentiloni: «L’Euro digitale un valore politico per l’Europa»
di Mattia Schieppati
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20 Aprile 2021
Il Commissario UE all’Economia interviene sul tema della moneta elettronica allo studio della BCE. Sottolineandone i vantaggi anche strategici per il sistema economico europeo
«La Commissione sostiene l’esplorazione di un progetto dell’euro digitale, come elemento potenzialmente importante di un settore della finanza digitale forte e innovativo e di sistemi di pagamento più efficienti e resilienti. Un euro digitale potrebbe anche sostenere obiettivi politici più ampi: la digitalizzazione della nostra economia; aperta autonomia strategica; e rafforzare il ruolo internazionale dell’euro. Potrebbe integrare il contante e la già ricca offerta di soluzioni di pagamento al dettaglio private esistenti».
Per l’iter, in significativa accellerazione, del progetto relativo all’Euro digitale – la forma di moneta elettronica che la Banca Centrale Europea ha messo allo studio - le dichiarazioni del Commissario europeo all’Economia
Paolo Gentiloni in occasione dell’Eurogruppo hanno senza dubbio un significato di rilievo. E costituiscono una sorta di “risposta”, da parte delle Istituzioni comunitarie, all’intervento tenuto pochi giorni fa sullo stesso tema da
Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo della BCE (
vedi qui l'intervento).
«La consultazione della Bce su questo argomento ha contribuito a chiarire ciò che conta per i cittadini e le imprese, a cominciare dalla privacy e dalla sicurezza», ha sottolineato Gentiloni, esplicitando la collaborazione proattiva tra le Istituzioni europee e la Banca centrale: «Ha dimostrato che un euro digitale implica sia opportunità che rischi, che devono essere attentamente presi in considerazione mentre andiamo avanti. Ecco perché la Commissione è impegnata in una cooperazione molto stretta con la Bce a livello tecnico su questo progetto Dobbiamo presentare all’Eurosummit una road Map. Il Consiglio della Bce non ha ancora formalmente deciso di portare avanti il progetto, ma sappiamo ci sono tante questioni giuridiche soprattutto sul quadro europeo delle responsabilità e su questo versante ci sarà un collaborazione tecnica fra la commissione e la Bce.
Un percorso che va affrontato con cautela, e che presenta ancora qualche nodo da sciogliere, ai quali Gentiloni accenna in maniera concreta: «Dobbiamo capire meglio alcuni aspetti. Solo per citare alcuni esempi: come l’euro digitale potrebbe indurre ulteriori guadagni in termini di efficienza dei pagamenti e innovazioni nell’Ue e come influenzerebbe il nostro sistema di pagamento; come potrebbe migliorare l’inclusione finanziaria; come dovrebbe essere distribuito l’euro digitale; come potrebbe sostenere la digitalizzazione dell’economia in modo più ampio e la costruzione di un mercato unico digitale; come garantire il rispetto dei più elevati standard di protezione dei dati e antiriciclaggio».