Extrabanca, entra Sator per finanziare lo sviluppo
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28 Maggio 2012
La società guidata da Matteo Arpe avrà il 38,9% del capitale. Al via un piano che prevede 38 nuove filiali entro il 2018
Sarà Sator l'azionista di riferimento di
Extrabanca, la prima banca italiana dedicata ai cittadini immigrati. Le due società hanno annuciato una partnership strategica che porterà il fondo di private equity guidato da Matteo Arpe a detenere una partecipazione del 38,9% nel capitale. L'operazione, soggetta ad autorizzazione della Banca d'Italia, avviene all'interno di un aumento di capitale riservato di 17 milioni di euro varato dal Consiglio di Amministrazione.
L'accordo è il primo passo di un piano di sviluppo pluriennale teso a portare Extrabanca alla leadership nel nuovo mercato dei residenti non italiani, che conta quasi 5 milioni di potenziali clienti, di cui 300mila titolari di impresa, che concorrono a produrre oltre l'11% del PIL italiano. Entro il 2018 dichiara una nota della società saranno aperte 38 nuove filiali nelle principali città italiane, che andranno ad aggiungersi alle due aperte a Milano e a Brescia. L'ingresso di Sator Private Equity Fund (SPEF) contribuirà al piano mettendo a disposizione della società, oltre alla significativa dotazione finanziaria, il supporto manageriale necessario per il raggiungimento degli ambiziosi piani di crescita.
"Siamo orgogliosi di aver definito una partnership con Extrabanca ha dichiarato Matteo Arpe - non solo per le sue elevate potenzialità, ma anche per i valori che incarna. La competenza e l'impegno del management attuale, coniugate con l'esperienza maturata dal team di Sator nel settore bancario, rappresentano le fondamenta su cui si basa l'ambizioso piano di sviluppo già deliberato dalla società. Extrabanca rappresenta un modello di servizio innovativo in un mercato di forte crescita e con obiettivi di integrazione sociale che certamente rappresentano un elemento di crescita del nostro Paese"