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03 Luglio 2025 / 03:51
 
Emil Banca, verso una delle maggiori Bcc italiane

 
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Emil Banca, verso una delle maggiori Bcc italiane

- 11 Gennaio 2017
La fusione con Banco Cooperativo Emiliano darà vita a una nuova Bcc che potrà contare su ?84 filiali, 700 dipendenti e un territorio esteso in Emilia e Lombardia
Emil Banca di Bologna (46 filiali e 2,8 miliardi di totale attivo) e il Banco Cooperativo Emiliano di Reggio Emilia (40 filiali, 1,6 miliardi di attivo, in perdita nel 2014 e 2015) daranno vita ad una delle maggiori Bcc italiane, che potrà contare su ?84 filiali, 700 dipendenti e un territorio esteso in Emilia (Parma, Reggio, Modena, Bologna e Ferrara) e in Lombardia (Mantova). Il progetto di fusione per incorporazione del Banco Cooperativo Emiliano in Emil Banca, che ha avuto il sostegno del Fondo transitorio del Credito Cooperativo e ha già l'ok della Banca d'Italia, il 12 febbraio sarà sottoposto alle due Assemblee per l'approvazione definitiva.
Se le Assemblee accetteranno la proposta deliberata nei mesi scorsi dai due Cda, nascerà, per numero di filiali e collaboratori, la maggiore Bcc del Nord Italia, seconda solo a livello nazionale alla Bcc di Roma. La nuova Bcc, che manterrà il nome Emil Banca, partirà con impieghi per 2,7 miliardi e raccolta totale per 4,7 miliardi; il patrimonio sarà pari a 306 milioni. La fusione avrà decorrenza dal primo aprile 2017.Abbiamo lavorato per sei mesi affinché l'operazione potesse presentarsi come sostenibile per tutti gli attori e fosse un'opportunità di sviluppo e una garanzia di futuro, ha commentato il presidente di Emil Banca, Giulio Magagni.  Quella che nascerà - ha aggiunto il presidente del Banco Cooperativo Emiliano, Giuseppe Alai - sarà l'espressione di una cooperazione di credito già da tempo avviata sulla strada delle integrazioni e che ha colto le opportunità della riforma per presentarsi sul mercato con maggiore incisività e competitività.
Il Fondo Temporaneo delle Banche di credito cooperativo, uno strumento previsto dalla legge di riforma del settore, è stato introdotto per supportare Bcc in difficoltà, favorendone il processo di consolidamento e concentrazione con altre Bcc. Il Fondo rimarrà operativo sino alla costituzione dei gruppi bancari cooperativi nazionali. Al Fondo partecipano tutte le Bcc italiane. Nel progetto, il Fondo interviene sia sul lato sofferenze (acquistandone per 200 milioni) sia sul lato patrimoniale ricostituendo il patrimonio di Banco Emiliano eroso dalle svalutazione dei crediti (con uno strumento patrimoniale irredimibile di 33 milioni).Il Fondo acquisisce 141 milioni di sofferenze del Banco Emiliano (al prezzo di 66,5 milioni) e interviene sul patrimonio della stessa Bcc con un prestito irredimibile di 30 milioni; acquisirà fino a 60 milioni di sofferenze della nuova banca (al prezzo di 27 milioni) e interverrà per consolidarne il patrimonio con uno strumento patrimoniale irredimibile di 3 milioni di euro. Il valore complessivo dell'intervento del Fondo sarà di massimo 126,5 milioni.
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