Con BPPB i tanti volti dell’inclusione

Sostenibilità e inclusione rappresentano non solo i punti di forza del progetto Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ma una vera rivoluzione e conquista culturale, un nuovo modo di pensare e fare Banca, necessario giro di boa per proiettarsi verso un futuro che ponga attenzione sulla centralità della persona, del suo valore e dei suoi bisogni.

A questi obiettivi si ispira l’azione quotidiana di tutti coloro che operano in BPPB, improntata ai valori della lealtà e dell’equità, per garantire «la crescita professionale e favorire un clima di lavoro ispirato a principi di trasparenza e correttezza. Per essere al servizio della nostra comunità e del nostro territorio, siamo convinti che sia fondamentale investire e promuovere una cultura aziendale sostenibile» le parole di Rossella Dituri, Responsabile del Servizio Comunicazione della Banca, durante l’ultima edizione dell’evento D&I in Finance a Milano.

Ma l’attenzione è anche puntata sui bisogni del territorio. «Tutti noi dipendenti siamo un anello di congiunzione con il mondo esterno, siamo in qualche modo ambasciatori dei diversi e tanti progetti che la BPPB sta portando avanti nei confronti dei soci, dei clienti, delle comunità dei nostri territori. Penso alle collaborazioni con il mondo del non profit, come quelle con Susan G. Komen Italia, con Lega del Filo d’Oro, e il sostegno a HBari 2003, società di basket in carrozzina» aggiunge Rossella Dituri.

E quando l’inclusione passa dall’arte e dalla cultura, nascono progetti creativi e innovativi. «Con PopolArte», spiega Dituri, «promuoviamo la diffusione di opere di artisti locali, internazionali e appassionati dell’arte, allo scopo di trasformare le proprie sedi in spazi contemplativi in cui l’arte diviene la nuova protagonista. Evoluzione di come diffondiamo l’arte nelle nostre filiali è una mostra itinerante di “quadri parlanti”, Art/Revolution: dieci tra le più importanti opere della storia dell’arte, che attraverso un sistema innovativo di realtà aumentata, prendono vita di fronte allo spettatore».