Banche, cresce l'attenzione per lo sviluppo sostenibile
di Andrea Pippan
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2 Gennaio 2020
Dall’indagine ABI BusinESsG emerge che si rafforza il legame tra soluzioni finanziarie e aspetti di sostenibilità. Per supportare l’ambiente, il sociale, l’inclusione, gli investimenti responsabili …
Cresce l’impegno delle banche per sviluppare servizi e prodotti bancari a valenza ambientale e sociale. Dai dati dell’ultima rilevazione BusinESsG 2019, che l’ABI dedica ai temi dell’integrazione nell’operare bancario delle dimensioni ambientale, sociale e di gestione d'impresa (Esg, dall’inglese Environmental, Social and Governance), emerge che le banche stanno ponendo sempre maggiore attenzione alla sostenibilità nella loro strategia, nelle policy aziendali e nello sviluppo di soluzioni finanziarie per la clientela.
Secondo l’indagine, rispetto a specifici prodotti e servizi erogati che considerano aspetti ambientali, sociali e di gestione delle attività economiche, oltre a quelli connessi all’ampio mondo delle abitazioni dei privati (come il Fondo di garanzia per la prima casa - per banche rispondenti rappresentative del 76,1% del totale attivo - e Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa - 52,3% del totale attivo), si segnalano i finanziamenti per favorire l’efficientamento energetico di edifici residenziali e commerciali (73,9% del totale attivo complessivo del settore), per le start-up operanti nei settori a valenza sociale e/o ambientale (71,8% del totale attivo) e per l’imprenditoria femminile (71,7% del totale attivo), e i prodotti di risparmio gestito per investimenti sostenibili e responsabili (54,6% del totale attivo).
L’attenzione degli associati ABI per supportare la sostenibilità in termini sociali e ambientali si inserisce nell’ambito di un quadro regolamentare europeo in evoluzione e di un percorso nel quale interagiscono le esperienze e le peculiarità dei diversi Paesi europei. Un’attenzione che per le banche considerate dall’indagine BusinESsG 2019, condotta su un numero di banche operanti in Italia che copre circa l’87% del totale attivo dell’intero settore, risulta essere in crescita.
Dalla rilevazione emerge, infatti, che già oggi banche rappresentative del 36,6% del totale attivo tengono conto di informazioni relative ai rischi ambientali e sociali di settori e aree geografiche per definire le loro macro-politiche di erogazione del credito, e che tale percentuale salirà intorno all’80% entro il 2021, visto che molte banche si stanno attrezzando in tal senso.
Con riferimento ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, Sdg) promossi dalle Nazioni Unite per l'Agenda 2030, un gruppo di banche pari all’80% del totale attivo già inseriscono nella propria dichiarazione non finanziaria o rendicontazione di sostenibilità quali delle loro iniziative sono coerenti con il raggiungimento dei singoli Sdg.