Banca Sella, tutto pronto per Plick
di Flavio Padovan
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26 Maggio 2020
Grazie all'accordo con la fintech PayDo, a breve i clienti della banca potranno inviare denaro inserendo semplicemente l’indirizzo mail o il numero di telefono del beneficiario. Crescono intanto le transazioni con Plick, anche grazie all'utilizzo di WhatsApp
I clienti di Banca Sella potranno presto pagare tramite Plick. Grazie a un accordo con PayDo, fintech italiana in cui la banca ha anche una partecipazione, sarà operativo per tutti i correntisti il sistema che consente di inviare denaro in modo veloce e sicuro senza conoscere l'Iban del destinatario.
“La partnership con PayDo - commenta Doris Messina, Chief Digital Transformation Officer di Banca Sella - conferma la strategia di sviluppo di accordi con realtà fintech importanti in un’ottica di open banking, cogliendo le opportunità offerte dal settore, per proporre ai clienti servizi sempre all’avanguardia e vicini alle loro esigenze”.
“Banca Sella -
Nell’ambito della strategia di open banking, Banca Sella ha lanciato nelle scorse settimane un aggregatore di conti correnti che consente ai propri clienti di consultare le informazioni relative a tutti i conti di cui sono titolari, anche di altre banche, direttamente dall’app Sella o dall’internet banking. A breve è prevista un’ulteriore evoluzione per consentire di fare operazioni, come i bonifici, dai tutti i conti aggregati.
Plick sempre più utilizzato
In attesa dell'operatività anche di Banca Sella, continuano ad aumentare i numeri di Plick. Nei mesi di marzo e aprile 2020 è stata registrata una crescita del 50% dell’utilizzo della propria piattaforma, grazie alla recente possibilità di utilizzare anche WhatsApp oltre a sms ed e-mail. Registrate, inoltre, spese con ticket inferiori (solitamente maggiori a 500 euro) su tipologie di acquisti inesistenti fino ad ora. In particolare, cresce l’utilizzo del pagamento digitale per la spesa, passata dal 4% dei mesi di marzo e aprile 2019 al 13% nel periodo di lockdown con un ticket medio in crescita rispetto allo scorso anno.
Rimangono invariate alcune tipologie di acquisti come, per esempio, i regali, pari al 12% dei pagamenti complessivi e in linea con lo scorso anno così come le lezioni (dalle ripetizioni ai corsi di chitarra, pari al 1,4%). I pagamenti per il food delivery (pari al 4%) erano inesistenti lo scorso anno e sostituiscono in toto quelli che nei mesi di marzo e aprile del 2019 venivano effettuati nei bar e nei ristoranti per apertivi e cene, che si sono azzerati insieme alle spese per i viaggi.
Nuove categorie di spesa nel periodo del lockdown, inesistenti lo scorso anno, si registrano per farmacie, con particolare riferimento all’acquisto delle mascherine (pari al 3% degli acquisti complessivi) con una spesa media di 41 euro, per i regali di Buona Pasqua (3%) con un ticket medio di 129 euro, per abbonamenti streaming e televisivi (in una forma di rimborso tra privati) pari al 2%.