Arriva Ipagoo, l'app per i pagamenti borderless
di Mattia Schieppati
-
7 Giugno 2017
Un solo conto per effettuare pagamenti in diversi Paesi europei. È l'idea di Ipagoo, conto "senza confini" fondato da un italiano ...
«Non chiamateci banca. Siamo piuttosto un qualcosa di simile al roaming telefonico». Usa questa immagine Franco Mignemi per spiegare che cos'è Ipagoo, start-up che ha fondato nel Regno Unito 5 anni fa, attraverso la sua società Orwell, raccogliendo finanziamenti da privati per 25 milioni di sterline, e che ora debutta anche in Italia.
In pratica, Ipagoo è un "conto borderless", una piattaforma che consente di gestire da un solo conto le operazioni di pagamento in diversi Paesi. Attualmente sono quattro: Francia, Regno Unito, Spagna e Italia, ma presto dovrebbe allargarsi anche a Germania, Polonia, Portogallo e Malta, e tra gli obiettivi di Ipagoo rientrano anche Stati Uniti, Canada e Australia.
Come detto, non è una banca: non può investire denaro, non offre mutui né sviluppa prodotti di investimento, e per conservare il denaro depositato dai correntisti ha l'obbligo di appoggiarsi a istituti riconosciuti (anche in Italia la start-up sta lavorando a stringere accordi). Però offre un servizio molto utile e apprezzato: consente di avere un riferimento per i pagamenti in diversi Paesi senza dover materialmente aprire un conto in ciascuno di essi (al conto viene abbinata una carta di debito Mastercard).
Una piattaforma per mandare e ricevere denaro, insomma, particolarmente attraente per chi viaggia spesso in Europa, giovani che studiano all'estero e famiglie che hanno bisogno di un modo semplice e a costo zero di inviare denaro ai familiari che vivono in altri Paesi.
"Tutte le piattaforme bancarie esistenti sono state progettate per servire un modello tradizionale di banca con un'operatività domestica. Noi abbiamo voluto introdurre un nuovo paradigma fondato sul superamento dei confini geografici e delle barriere di servizio. Siamo convinti che questa sia la risposta adeguata ai nuovi modelli di vita e alle esigenze dei cittadini europei", ha continuato Mignemi per descrivere la sua creatura.
La start-up è regolata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito e soggetta alla vigilanza delle autorità dei Paesi in cui opera. In Italia è iscritta nell'Albo degli Istituti di moneta elettronica autorizzati.