Al via il Comitato Cybercrime
di Mattia Schieppati
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24 Febbraio 2017
Promosso da Cnr e Cini, metterà a sistema la ricerca e le eccellenze italiane nella lotta al crimine informatico. Con attività di formazione e collaborazioni internazionali ...
A fronte di dati sempre più allarmanti sulla crescita di fenomeni evoluti di cybercrime, ecco la risposta istituzionale del Governo. Ha infatti avviato la sua attività il Comitato nazionale per la ricerca in cybersecurity, organismo aperto a tutte le organizzazioni di ricerca nazionali impegnate su questo fronte cruciale per la salvaguardia e lo sviluppo del sistema economico del Paese.
Costituito sotto l'egida del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e con la collaborazione del Consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica (Cini), compito del Comitato è quello di coordinare le eccellenze nazionali nel campo della ricerca sulla sicurezza informatica, per arrivare a «progettare un ecosistema più resiliente ai cyber-attacchi, nonché a svolgere attività di formazione e di collaborazione con organizzazioni omologhe europee e internazionali», dice il comunicato congiunto dei due enti. «Lo sviluppo delle tecnologie per la cybersecurity non è solo un'esigenza per la sicurezza del Paese, ma anche una grande opportunità di sviluppo», ha dichiarato Massimo Inguscio, presidente del Cnr: «Il mercato mondiale della sicurezza informatica è destinato a crescere da 75 miliardi di dollari, valore generato nel 2015, a 170 nel 2020. Si prevede che la domanda mondiale di posti di lavoro in questo campo sarà di 6 milioni entro il 2019, con un deficit previsto di 1,5 milioni di posti».
A supporto della necessità, anzi dell'urgenza, di muoversi in maniera coordinata e organica su questo tema sono appena stati resi noti i dati contenuti nel
Rapporto Clusit relativi all'"andamento" del cybercrime nel 2016. Un'avanzata preoccupante: sono più che quadruplicati gli attacchi di
phishing (+1.166%), ed è cresciuta del 117% nell'ultimo anno la "guerra delle informazioni" (
cyber warfare), azioni volte a crescere la pressione in ambito geopolitico o dell'opinione pubblica. La maggior crescita percentuale di attacchi gravi nel 2016 è avvenuta nel settore della sanità (+102%), seguito dalla Gdo (+70%) e dall'ambito Banking e Finance (+64%).