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20 Aprile 2024 / 07:30
 
A BPER l’esclusiva per Carige

 
Banca

A BPER l’esclusiva per Carige

di Flavio Padovan - 11 Gennaio 2022
Il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha concesso alla banca guidata da Piero Luigi Montani un periodo di trattative in esclusiva fino al 15 febbraio per l’acquisizione della partecipazione di controllo di Carige. Determinante la riformulazione dell’offerta non vincolante che ha diminuito da 1 miliardo a 530 milioni la ricapitalizzazione richiesta a Fitd. Invariato a 0,80 euro il prezzo dell’Opa obbligatoria
L’ha spuntata BPER nella gara per l’acquisizione di Carige. Il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) ha deliberato un periodo di trattative in esclusiva fino al 15 febbraio per l’acquisizione dell’80% del capitale della banca ligure. A far propendere la decisione verso Modena ha contribuito la riformulazione dell’offerta non vincolante che BPER ha messo a punto domenica 9 gennaio, un giorno prima della riunione del Comitato di Fitd indetta per scegliere il potenziale compratore. Secondo i rumors, oltre alla proposta della banca guidata da Piero Luigi Montani, erano state avanzate offerte anche da Crédit Agricole e dal fondo statunitense Cerberus (leggi qui).

La nuova offerta

Rispetto alla proposta presentata il 14 dicembre, BPER ha quasi dimezzato la ricapitalizzazione richiesta a Fidt. L’ammontare del versamento in conto capitale in Carige che deve essere effettuato prima del closing è ora di 530 milioni di euro, contro il miliardo della prima offerta. Una riduzione, spiega BPER in una nota, legata “alla stima di minori oneri sia di ristrutturazione che derivanti dalla risoluzione anticipata di taluni contratti che disciplinano i rapporti tra CARIGE ed i suoi partner commerciali ed operativi”.
Immutato ogni altro elemento originariamente indicato nella Prima Offerta, incluso il prezzo dell’Offerta Pubblica Obbligatoria che BPER Banca promuoverà sulle azioni CARIGE a seguito dell’acquisto del controllo e che rimane confermato in 0,80 euro per azione. Il corrispettivo per l’acquisizione dell’80% circa del capitale è rimasto fermo a 1 euro.
“In questi giorni si apre, con la necessaria attività di due diligence, un percorso impegnativo di cui auspico la conclusione in tempi brevi e con pieno successo", ha dichiarato Montani. L’AD della banca emiliana ha sottolineato inoltre la valenza strategica e industriale dell’operazione: “Abbiamo dimostrato, senza possibilità di equivoci, la volontà di crescere anche per linee esterne e di portare avanti progetti che possono giovare all'intero sistema bancario italiano”, mantenendo come presupposti “l'adeguato presidio dei profili patrimoniali, il miglioramento dell'asset quality e un accrescimento significativo della redditività in termini di utile per azione".

Il fattore tempo decisivo per le DTA

Il 15 febbraio è considerata una data limite per consentire l’avvio delle procedure autorizzative ed il completamento dell’acquisizione del controllo di Carige entro il 30 giugno 2022, termine tassativo per beneficiare della conversione delle Deferred Tax Assets (DTA) in crediti d'imposta così come stabilito dalla Legge di Bilancio.
 
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