Anche i loghi cambiano e, mutando, rafforzano il racconto dell’identità che rappresentano. Tra “panta rei”, tutto scorre come avrebbe detto il filosofo greco Eraclito, e lo spirito del tempo, anche il segno distintivo si modifica per rafforzare il peso di ciò che dice. Insomma, un logo che non è solo un logo, ma anche un racconto, una narrazione. Certo i doodle di Google, i segni che raccontano giorno per giorno quello che si vuole focalizzare, hanno fatto stato. Ed oggi il segno che cambia rappresenta un messaggio di peso. Molti gli esempi. Anche il logo di è cultura! per il 2024 cambia, restando sé stesso.