L’evoluzione dell’offerta assicurativa
di Sonia Grieco, Partner di Prometeia
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29 Gennaio 2021
La pandemia e il lockdown hanno mutato profondamente le esigenze dei clienti. Il settore assicurativo si è adeguato rifocalizzando l'offertaper incontrare e far emergere la domanda potenziale e cogliere nuove esigenze e necessità di proteggere sé stessi, i propri affetti e il proprio patrimonio, in un mondo che cambia. Ne parla in questo articolo Sonia Grieco, Partner di Prometeia
Il 2020 è stato un anno difficile, in cui noi tutti abbiamo dovuto rifocalizzare i nostri obiettivi e vivere un profondo cambiamento. La pandemia ha imposto modifiche e talvolta veri e propri stravolgimenti alla società, all’economia, ai modelli organizzativi, al sistema di relazioni e al vissuto quotidiano. La pandemia e il lockdown ci hanno insegnato nuovi comportamenti che almeno in parte stanno già diventando nuovi stili di vita: dallo smart working al boom degli acquisti online. Sono mutati molti aspetti del nostro quotidiano: il lavoro, i consumi, la modalità di relazionarsi…
Al mutare delle esigenze dei clienti, anche il settore assicurativo si è adeguato per fornire risposte coerenti. Ed è quanto abbiamo osservato nelle azioni poste in essere dai player del mercato, che hanno rifocalizzato i propri obiettivi e concentrato le energie in attività di revisione, innovazione e ottimizzazione della propria offerta e delle relative modalità di proposizione. L’offerta assicurativa sta evolvendo per incontrare e far emergere la domanda potenziale e cogliere nuove esigenze e necessità di proteggere sé stessi, i propri affetti e il proprio patrimonio, in un mondo che cambia.
Sin dall’inizio della pandemia, in Italia e in molti altri paesi europei, numerose iniziative sono state attivate dalle compagnie assicurative che, focalizzandosi sull’esigenza sanitaria, hanno lanciato nuovi prodotti e integrato prodotti già in gamma con specifiche garanzie, sia per la clientela retail che per la clientela business. In riferimento al segmento retail si tratta principalmente di soluzioni/garanzie salute, quali ad esempio diarie per quarantena e indennizzi in caso di positività al Covid-19, mentre per il segmento business le compagnie hanno introdotto coperture per interruzione d’esercizio e responsabilità degli operatori sanitari.
In tale contesto, di particolare riguardo sono state le iniziative legate al rischio pandemico volte a estendere le coperture ai propri clienti a titolo gratuito. Sempre con riferimento al settore salute sono state, infine, riconosciuti trattamenti di favore per i clienti con azzeramento delle carenze, proroghe temporanee del periodo di mora, sospensione del recupero credito, sospensione di franchigie e rivalse, etc.
I prodotti salute si sono evoluti ulteriormente presentando soluzioni modulari acquistabili anche per singole garanzie o con combinazioni predefinite in termini di coperture e somme assicurate, strutturalmente in grado di adattarsi al ciclo di vita del cliente e all’evoluzione delle esigenze del suo nucleo familiare, con un crescente ricorso alla tecnologia per arricchire il prodotto stesso con maggiori componenti di servizio (es. dispositivi di monitoraggio a distanza) per fornire assistenza da remoto.
Degno di nota anche l’orientamento alla prevenzione ed alle visite specialistiche/diagnostiche, nonché all’inserimento di coperture mirate come le cure odontoiatriche e short term care.
Inoltre sul fronte RCA, a causa della forte riduzione della circolazione, molti operatori assicurativi hanno voluto rivolgere ai propri clienti iniziative compensative, quali voucher e sconti da applicare al rinnovo della polizza RCA o per l’acquisto di coperture diverse; alcune compagnie hanno riconosciuto, inoltre, proroghe della scadenza del periodo di copertura assicurativa.
Gli operatori non hanno solo reagito alla crisi sanitaria in atto con soluzioni tattiche, ma hanno anche strategicamente avviato revisioni della gamma di offerta di protezione legata alle nuove ed emergenti sensibilità, ovvero disegnando coperture assicurative per i rischi che ruotano intorno alla mobilità sostenibile e condivisa, con una crescente attenzione anche in termini di marketing alle tematiche della sostenibilità ambientale e sociale.
Anche i prodotti di protezione del patrimonio abitativo hanno evidenziato rivisitazioni soprattutto legate all’inserimento di garanzie per eventi catastrofali ed eventi atmosferici; è stata registrata un’attenzione crescente verso i rischi cyber, per via delle nuove tecnologie e anche della maggiore digitalizzazione che stiamo sperimentando in ambito lavorativo, come nella sfera privata. Il cyber risk è ormai diventato uno dei rischi di maggiore rilevanza non solo per le aziende, ma anche i singoli individui.
Le analisi dei mercati anche a livello internazionale hanno dimostrato come sia l’Italia che gli altri Paesi europei hanno evidenziato una crescente attenzione verso i rischi legati alla mobilità alternativa, dall’utilizzo di mezzi di trasporto green (bici, e-scooter e monopattini) agli spostamenti effettuati con i mezzi pubblici o in sharing. Le compagnie seguono con interesse la crescente diffusione di trasporti alternativi, meno inquinanti. E coerentemente con le nuove forme di mobilità stanno evolvendo le logiche di prodotto e dei relativi modelli di tariffazione. Ad esempio, in Italia, tenendo conto dei cambiamenti intervenuti nella fase di ripresa della mobilità e complice la previsione degli ecobonus per la mobilità sostenibile (bici, monopattini, etc...), le iniziative degli operatori hanno previsto l’attivazione di garanzie per la copertura dei danni provocati a terzi dall’utilizzo di tali mezzi, nonché la copertura dei danni subiti dalla persona in movimento.
Gli operatori attivi sul business Vita alla luce della crisi pandemica in corso hanno attivato soluzioni di contingency per andare incontro alle esigenze dei clienti, come ad esempio eliminando le carenze, rimuovendo le penali di riscatto, interrompendo il pagamento dei premi, sospendendo le azioni di sollecito per premi arretrati o gli interessi di mora. Tuttavia, anche su questo comparto, da tempo e in misura maggiore nell’ultimo anno sono state avviate revisioni strutturali dell’offerta, con l’obiettivo di integrare le tematiche ESG (Environmental, Social e Governance) nelle strategie di investimento. Molti gli operatori, ad esempio, hanno innovato il business di ramo III con l’utilizzo di sottostanti sostenibili.
Va detto che anche i prodotti vita di ramo I stanno subendo cambiamenti strutturali, volti a renderli finanziariamente sostenibili nel contesto di bassi tassi di interesse. I prodotti collegati alle gestioni separate, sia rivalutabili che multiramo, hanno registrato una forte evoluzione con l’obiettivo di rendere il new business “capital light”, ovvero a basso assorbimento di capitale. Molte compagnie hanno infatti rivisto la propria gamma con il lancio di nuove soluzioni o la revisione di quelle già a catalogo, riducendo le garanzie finanziarie, ad esempio con garanzie di rendimento pari allo 0% riconosciute esclusivamente in caso di premorienza o al termine del contratto. Inoltre, per quanto riguarda le possibilità di riscatto la maggior parte di questi prodotti prevede la garanzia di restituzione del capitale investito solo in date prestabilite, cioè unicamente trascorso un determinato periodo di tempo.
In ultimo, ma non per importanza, si vanno ridisegnando anche i modelli relazionali e di servizio, naturalmente. In particolare, abbiamo osservato una più spinta digitalizzazione sia nello sviluppo dei canali distributivi attraverso l’attivazione online/telefonica dei processi di vendita, di assistenza e di consulenza, che nei processi operativi, ad esempio con l’apertura e la gestione dei sinistri completamente online.
I cambiamenti talvolta tattici, ma anche strategici, che abbiamo osservato nel corso del 2020 rappresentano, a nostro modo di vedere, evoluzioni strutturali per il mercato assicurativo, che dispiegheranno a pieno i loro effetti nel corso del prossimo futuro.
Articolo scritto per Bancaforte da Sonia Grieco (nella foto), Partner di Prometeia