Il 53% degli attacchi cyber che hanno avuto successo sono partiti da una azione di phishing, quindi facendo leva sulla vulnerabilità umana. Lo segnala Andrea Viarengo, Cyber Security Services Leader di IBM Italia, citando i risultati del rapporto di IBM Security X-Force. L’attacco procede poi prevalentemente attraverso un ransomware che può avere un effetto molto grave: la perdita dei dati che, una volta esfiltrati, possono essere pubblicati e resi indisponibili all’organizzazione che ne è proprietaria.
Grazie all’intelligenza artificiale la velocità di questi attacchi è aumentata enormemente negli ultimi cinque anni, i precedenti sistemi di crittografia dei dati sono oggi violabili con tempi molto inferiori ed è quindi cruciale innalzare il livello di protezione dei propri back up così come la capacità di rilevare la minaccia e di contrastarla tempestivamente.
In aiuto di chi si difende arriva la tecnologia Quantum Safe basata sul quantum computing per mettere in sicurezza dati e infrastrutture critiche e renderli inutilizzabili dai criminali anche qualora riuscissero a impossessarsene.