Le minacce informatiche cambiano rapidamente e per fronteggiarle in modo efficace servono strumenti come l'intelligenza artificiale in grado di adattarsi a questa mutabilità. Lo sottolinea Pier Luigi Rotondo, Security Technical Specialist di IBM Italia nella videointervista rilasciata a Bancaforte in occasione di BANCHE E SICUREZZA 2023.
Un altro motivo che spinge all'utilizzo dell'AI nel campo della cybersicurezza è il costo medio di un data breach che, secondo un report annuale di IBM, per organizzazioni medio-grandi come le banche e gli operatori finanziari, è di 4 milioni di dollari a livello mondiale. "La tecnologia che più di ogni altra può abbassare questo costo è l'intelligenza artificiale", afferma Rotondo, ricordando come le organizzazioni che già disponevano di AI hanno avuto costi per i data breach inferiori di circa 300 mila dollari.
Tra i vantaggi che l'intelligenza artificiale assicura, continua Rotondo, c'è la possibilità di attuare una protezione proattiva, individuando dati sensibili e rischi prima che l'evento accada, e riducendo la superficie di attacco. Inoltre, offre strumenti informatici per individuare più efficacemente le minacce informatiche e in caso di attacco, mezzi per rispondere in modo automatico, veloce e puntale.
Per questo, afferma Rotondo, IBM Security propone da molto tempo soluzioni basate sull'intelligenza artificiale rivolte sia alla protezione delle identità e degli accessi sia alla gestione della minacce.