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25 Maggio 2025 / 04:41
 
UniCredit, al via il Progetto Newton

 
Fintech

UniCredit, al via il Progetto Newton

- 6 Agosto 2012
Entro il 2015 saranno valorizzati gli asset tecnologi del Gruppo attraverso accordi con partner internazlonali. Previsti risparmi per 1,2 miliardi di euro in dieci anni
Oltre 1,2 miliardi di euro di risparmi in dieci anni. Questo l'obiettivo economico del Progetto Newton il cui avvio è stato ufficialmente approvato nell'ultimo Consiglio di Amministrazione di UniCredit. Si tratta di un'iniziativa, i cui principi sono stati annunciati all'interno del piano strategico presentato a novembre 2011, che ha come scopo l'aumento dei livelli di efficienza interna attraverso la valorizzazione del know-how di processo e degli asset tecnologici. Le attività da attuare, principalmente mediante partnership con aziende internazionali, leader nel proprio settore, mirano ad accelerare la trasformazione della macchina operativa di Gruppo in un'ottica di continua evoluzione cogliendo anche, dove possibile, opportunità di sviluppo nel mercato extra-captive.
Il CdA ha inoltre delegato Paolo Fiorentino, Chief Operating Officer del Gruppo, di concordare con UBIS - UniCredit Business Integrated Solutions, la società globale di servizi del Gruppo, i singoli piani esecutivi volti ad implementare nuovi modelli industriali.
"Il Programma Newton – sottolinea Paolo Fiorentino – facendo leva sulle competenze interne e sui fattori differenzianti offerti da partner strategici garantirà il processo di crescita e la performance dei nostri asset, necessari per rispondere al bisogno di continua innovazione richiesto dal mercato, creando le condizioni per un'estensione del business a nuovi clienti".
Il perimetro delle iniziative in esame – da sviluppare in accordo con le esigenze legali e dei regolatori a livello locale - interessa circa 2.200 persone e riguarda principalmente le infrastrutture informatiche, la gestione amministrativa del ciclo passivo, alcune applicazioni IT dedicate alla Central & Eastern Europe e i payments, con un risparmio cumulato complessivo previsto sulle prime iniziative di oltre 1,2 miliardi di euro su base decennale. I Paesi interessati sono Italia, Austria, Germania, Romania, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Regno Unito.
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