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06 Luglio 2025 / 22:16
 
Smart mobility: Volkswagen acquisisce PayByPhone

 
Fintech

Smart mobility: Volkswagen acquisisce PayByPhone

di Mattia Schieppati - 9 Gennaio 2017
La casa automobilistica tedesca punta sulla start-up canadese leader nel pagamento di parcheggi da mobile. Un canale che darà sviluppi interessanti al concetto di connected car
È una strada che tutte le grandi case automobilistiche stanno percorrendo, in una nuova sfida a colpi di innovazioni e soprattutto acquisizioni: uscire dagli stretti vincoli della «costruzione di auto» e guardare a un futuro dove il mercato sarà dominato da «provider di mobilità». Un mercato all'interno del quale l'auto in senso stretto, la vettura, sarà solo una parte di un sistema più ampio e interconnesso di «strumenti per muoversi».
Va considerata in questo contesto l'acquisizione da parte di Volkswagen Financial Services, la branca finanziaria della casa automobilistica tedesca, di PayByPhone, start-up canadese che ha sviluppato una tecnologia dedicata al pagamento del parcheggio tramite smartphone. L'annuncio è stato dato attraverso un'intervista a Kush Parikh, Ceo della start-up, pubblicata da TechCrunch.
PayByPhone ha sede a Vancouver e opera già in Canada, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Svizzera e Australia. Nel 2016, attraverso l'app sono passate transazioni relative al pagamento di parcheggi per un totale di 250 milioni di dollari, effettuati da 12,5 milioni di utenti. Una piccola ma promettente gallina dalle uova d'oro. «Al di là dell'app come viene impiegata oggi, ovvero per pagare il parcheggio», ha spiegato Parikh, «il nostro grande valore aggiunto è la mobile relationship che riusciamo a stabilire con i nostri utenti: è su questo aspetto che lavorare insieme a un grande produttore come Volkswagen potrà dare interessanti risultati».
Anche se dalla casa automobilistica tedesca non sono giunti commenti né spiegazioni, è evidente come questa frase centri perfettamente quello che è l'orizzonte all'interno del quale si può inquadrare questa acquisizione: se il fine di ogni carmaker è mettere in strada auto sempre più «intelligenti», sarà vitale disporre di software capaci di dare ai guidatori servizi ad alto valore aggiunto, che semplifichino, rendano appunto smart, l'attività di guida. In pratica: un'auto che non solo «si guida da sola», ma è pure in grado di trovarsi parcheggio e pagarlo direttamente senza chiedere nulla agli ospiti a bordo, rappresenta una discreta quadratura del cerchio.
Come viene osservato da TechCrunch, una tecnologia del genere, capace di dialogare con altri soggetti connessi (non solo parcheggi, dunque) potrebbe favorire per esempio partnership con attività commerciali, di ristorazione o commercianti, in modo da offrire a chi viaggia la possibilità di approfittare di sconti e promozioni basate sulla geolocalizzazione, tenendo in considerazione i posti che si stanno attraversando.
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