Operativa la nuova Banca Tema
di Flavio Padovan
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27 Luglio 2021
Nominati i vertici e il consiglio di amministrazione della Bcc nata dall’unione di Banca Tema con Banca Valdichiana. Francesco Carri eletto Presidente
Dopo un processo di fusione durato due anni, è diventata operativa la nuova Banca Tema – Terre Etrusche di Valdichiana e di Maremma Credito Cooperativo. E con la nomina dei vertici e del Consiglio di amministrazione inizia ufficialmente l'attività della nuova Bcc.
A guidarla sarà Francesco Carri, eletto Presidente. Insieme a lui, il CdA è composto da Fabio Tamagnini (Vice-presidente Vicario), Giovanni Marcocci (Vice-presidente), Valter Vincio (Vice-presidente) e dai consigliei Vincenzo Albanese, Fernando Antonio Andreini, Paolo Bittarelli, Stefano Conti, Francesco Gentili, Giuliana Lanci, Eros Nappini, Alberto Paolini, Gianfranco Venturi. Il Direttore generale è Fabio Becherini.
Un'aggregazione dalla storia ultracentenaria
Il nuovo Istituto, parte del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, nasce dall’unione di Banca Tema con Banca Valdichiana, entrambe provenienti da precedenti aggregazioni con una storia ultracentenaria. Banca Tema – Terre Etrusche e di Maremma Credito Cooperativo si era costituita nel 2016 con la fusione delle tre Bcc della provincia di Grosseto: Banca della Maremma Credito Cooperativo di Grosseto, Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano e Banca di Saturnia e Costa d'Argento Credito Cooperativo. Mentre Banca Valdichiana - Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano era stata creata, sempre nel 2016, dalla fusione per unione tra Banca Valdichiana e Bcc di Montepulciano. La sede legale a Chiusi, mentre la direzione generale a Grosseto.
Oltre 20 mila soci e 1,5 miliardi di impieghi
La nuova Banca Tema conta circa 20.000 soci e 74.000 clienti. Il suo territorio di competenza comprende 3 regioni - Toscana, Umbria e Lazio - e 5 province – Grosseto, Siena, Arezzo, Perugia e Viterbo – in cui sono dislocate 53 filiali con 95 Comuni di operatività e un organico composto da 364 dipendenti. Il patrimonio netto post fusione è di 150 milioni di euro, con 1,9 miliardi di raccolta diretta, 500 milioni di raccolta indiretta e 1,5 miliardi di impieghi.