Npl, serve un Global Service per gli asset a garanzia
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27 Novembre 2018
Luigi Novazzi di Duff & Phelps REAG suggerisce un nuovo approccio per la gestione degli immobili a garanzia dei non performing loans
La gestione degli Asset a garanzia dei Non Performing Loans (NPL) sta vedendo sempre più crescere il numero delle esigenze legate al corretto mantenimento dello stato manutentivo, alla vigilanza e messa in sicurezza degli immobili ed alla loro conseguente commercializzazione.
La necessità di rendere appetibile commercialmente l'immobile a garanzia degli NPL, intervenendo con opere di valorizzazione, richiede un approccio che consideri tutte le variabili necessarie ad una efficace strategia di repossesing, determinata dalla crescente richiesta di un mercato immobiliare sempre più esigente.
Una risposta efficace nel gestire questi aspetti è l'utilizzo di un "Global Service" capace di limitare e gestire le problematiche di un Asset a garanzia degli NPL, mantenendolo in uno stato tecnico e manutentivo efficiente, attraverso attività di valorizzazione basate sulla gestione dei dati, del patrimonio e delle dismissioni.
Le attività di Global Service sono quindi organizzate principalmente in tre fasi:
1. "Gestione dei Dati" finalizzata alla raccolta dei dati sensibili per la corretta archiviazione e la successiva gestione degli adempimenti amministrativi e delle responsabilità in capo alle figure apicali della proprietà.
2. "Gestione del Patrimonio" ovvero le attività di presa in consegna degli immobili, con cui si procede alla pianificazione e redazione dei budget di spesa inerenti gli interventi di valorizzazione o manutenzione necessari. Questo approccio permette di incrementare il valore del bene rendendolo più appetibile commercialmente
3. "Gestione delle Dismissioni" rivolta a facilitare la proprietà nell'esecuzione dei processi e delle pratiche propedeutiche alla compravendita dell'immobile.
Nel corso degli ultimi 12 mesi, con l'utilizzo del Global Service, Duff & Phelps REAG ha registrato un sensibile aumento delle segnalazioni di interesse da parte dei potenziali acquirenti per gli asset a garanzia dei Non Performing (circa il 20%), con un aumento delle conseguenti dismissioni pari al 12%.