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12 Novembre 2024 / 23:31
 
Le app? Armi di distrazione di massa

 
Fintech

Le app? Armi di distrazione di massa

di Mattia Schieppati - 31 Maggio 2017
Trascorriamo sulle app del nostro smartphone una media di 2 ore e 25 minuti al giorno. Nel 47% dei casi, scorrendole senza uno scopo preciso. E servono poi oltre 20 minuti per ritrovare la concentrazione ...
«Il motivo principale di utilizzo dello smartphone? Trovare un motivo per usare lo smartphone». Questa tautologia è lo specchio della contemporaneità, evidenza sintomatica di come da "mezzo" il telefonino sia ormai diventato un "fine" indipendente. Per cui, quando stiamo bevendo un caffè al bar, quando guardiamo la tv  comodamente in poltrona o mentre siamo in attesa di un appuntamento, è ormai del tutto normale prendere il telefonino e cercare, tra le decine di app scaricate, "qualcosa da fare". Non si tratta di una speculazione filosofica, ma del risultato di una ricerca sviluppata dall'azienda di mobile contents Mobile Posse, in collaborazione con Phoenix Marketing International (PMI) e Verto Analytics, che ha indagato le modalità di utilizzo dello smartphone da parte della popolazione statunitense e, in particolare, le azioni che si compiono appena si "sblocca" l'accesso.
Primo dato: la navigazione su smartphone avviene in maniera preponderante via app, mentre il tempo speso per sessione di accesso in navigazione web è decisamente limitato. Su mobile app vengono trascorse in media 2 ore e 25 minuti (+10,3% rispetto allo scorso anno), mentre la navigazione web da telefonino ci "ruba" solo una media di 26 minuti al giorno.
In generale, il 49% degli utenti riprende l'utilizzo dalla app aperta al termine dell'ultima sessione di utilizzo, il 10% prosegue nell'utilizzo, il 19% la chiude entro 3 secondi, mentre il restante campione passa ad altra app in un tempo più lungo. Importante il dato di quel 19% che inizia una sessione di utilizzo app in seguito allo stimolo di una notifica push: significa che, su questo fronte, c'è ancora molto spazio di crescita per esempio per le attività di marketing virale.
Un aspetto interessante è questo: il telefonino è utilizzato per lo più per "ammazzare il tempo". Il 47% degli utenti si getta infatti sul piccolissimo schermo senza un particolare scopo in mente: accede e poi cerca tra le app quella che più lo incuriosisce in quel momento. Le mobile app sono dunque una sorta di "arma di distrazione di massa", il modo ormai abituale e più immediato per riempire i tempi morti della giornata. O, sempre più spesso, accedere al cellulare per consultare app magari a caso diventa una sorta di dipendenza quasi patologica, indipendentemente dal contesto in cui ci troviamo. A tavola, come in ufficio.
Una ricerca dell'Università di Lincoln ha infatti monitorato le abitudini di "approccio allo smartphone" di un campione di persone evidenziando alcune abitudini ormai acquisite: in una normale giornata lavorativa controlliamo il nostro smartphone in media 85 volte, trascorriamo davanti a uno schermo (tv, laptop, smartphone e tablet) 317 minuti, sprechiamo in media 2,72 ore lavorative in distrazioni per lo più legate a device digitali e impieghiamo 23 minuti e 15 secondi per ritrovare il focus ogni volta che ci distraiamo. Altro che "smart working"!!
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