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27 Aprile 2025 / 06:39
 
Ipotesi fusione CRAS – Bancasciano

 
Banca

Ipotesi fusione CRAS – Bancasciano

di Flavio Padovan - 23 Agosto 2015
L'operazione porterebbe alla nascita della seconda Bcc toscana per dimensioni. Firmata una lettera d'intenti per avviare il processo di valutazione
Importante fusione in vista nel mondo del credito cooperativo toscano. Banca Cras e Bancasciano hanno infatti siglato una lettera d'intenti per verificare la fattibilità di un'aggregazione. Dalla loro integrazione nascerebbe una Bcc con 33 filiali operanti in 5 province (Siena, Arezzo, Grosseto, Livorno e Pisa) e 90 milioni di euro di patrimonio, seconda realtà per dimensioni del mondo cooperativo regionale.
"Oggi in provincia di Siena vengono poste le basi per valutare un'aggregazione tra due istituti che hanno in comune i principi fondanti cooperativi ed una territorialità contigua. Una fusione che – spiegano in una nota congiunta le due banche - porterà nuove opportunità e possibilità di sviluppo economico e sociale su tutti i territori di competenza grazie alla maggiore capacità economica e patrimoniale. Rispondere alle nuove esigenze dimensionali indotte dalla normativa e dal mercato non farà comunque perdere di vista le peculiarità del credito cooperativo e la storia delle banche".
La firma della lettera di intenti, continua la nota, è "l'inizio di un percorso che le due banche intendono affrontare nell'ottica della sana e prudente gestione, ma anche con la visione di lungo periodo necessaria in un momento di profondi cambiamenti indotti anche dagli indirizzi di vigilanza sul sistema creditizio ed in particolare sulle Bcc".
I soci saranno chiamati ad approvare in assemblea l'operazione – precisano le due banche - dopo che sarà effettuata un'accurata analisi di sostenibilità e definito il piano industriale da sottoporre anche all'organo di vigilanza seguendo gli iter statutari e normativi.
"L'esperienza maturata con due fusioni già realizzate con le consorelle di Chianciano e Costa Etrusca - ricorda il presidente di Banca Cras Florio Faccendi - ci insegna che dall'aggregazione possono nascere nuove opportunità e la banca acquisisce più forza economica e patrimoniale per continuare a sostenere ancora meglio l'economia ed il sociale di tutti i territori di competenza". Banca Cras, anche grazie a un buon risultato semestrale in crescita rispetto al 2014, ha raggiunto oltre 68 milioni di patrimonio di vigilanza, una base ritenuta solida per sostenere crescite interne ed esterne a sostegno di tutti gli attori territoriali.
«E' chiara la volontà di tutti di produrre valore aggiunto per i nostri territori di competenza - afferma Daniela Duranti presidente di Bancasciano - e di guardare alla complessa evoluzione del momento normativo ed economico con un partner con una struttura organizzativa già dimensionata e consolidata ed al quale ci lega la storia del movimento cooperativo regionale. Soci, clienti, personale e sostenibilità patrimoniale ed economica saranno al centro delle valutazioni del piano industriale da sottoporre ai soci».
Una prima ipotesi relativa alla governance post fusione prevede la presidenza affidata a Faccendi e la direzione generale a Umberto Giubboni, attuale direttore di Banca Cras.
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