Intesa: sì all'accreditamento AgID come service provider
di Mattia Schieppati
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8 Giugno 2021
Oltre a fornire l’identità digitale SPID, da oggi l'azienda del Gruppo IBM potrà creare processi di identificazione e firma ancora più semplici. Un valore aggiunto per la customer experience delle soluzioni
Non solo la possibilità di rilasciare le identità SPID, ma anche erogare a 21 milioni di utenti i propri servizi mediante processi di identificazione basati su SPID, offrendo quindi la miglior customer experience possibile per un riconoscimento a norma. Un passo importante, inserito in un percorso di progressivo ampliamento della proposta, quello comunicato da Intesa, azienda del Gruppo IBM, con l’ottenimento dell’accreditamento AgID come service provider.
«Con questo ulteriore passo Intesa rinnova il proprio obiettivo di essere sempre più il punto di riferimento nell’innovazione delle soluzioni di riconoscimento digitale e un interlocutore di fiducia per chi vorrà sfruttare SPID quale abilitatore di processi di business evoluti», spiega a caldo Giuseppe Mariani, General Manager di Intesa: «Una delle sfide per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale nei prossimi mesi, infatti, sarà proprio la semplificazione dell’accesso ai servizi digitali: questa innovazione avrà sicuramente un impatto positivo e permetterà di risolvere significativi gap, promuovendo una società più equa e inclusiva».
Potendo contare su circa 21 milioni di identità digitali attive, ora Intesa potrà creare procedure di riconoscimento e onboarding a norma, integrando anche altre informazioni valide per il riconoscimento certo dell’utente, quindi anche a fini di Know Your Customer.
Intesa da tempo si occupa di riconoscimento da remoto e identità digitale, proponendo soluzioni di business per il digital & self onboarding e contribuendo in modo significativo allo studio e all’evoluzione dei servizi digitali correlati: Intesa è infatti partner dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano e protagonista del progetto O-KYC, insieme a CeTIF Advisory e in collaborazione con le Authority, Cherry Chain e IBM.