GenZ & Alpha, la cultura che non ti aspetti
di Andrea Pippan
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14 Ottobre 2025
Cinema, concerti, podcast e musei: i giovani italiani e europei riscoprono la cultura come esperienza sociale. La ricerca ABI, firmata da Guido Guerzoni, ne racconta abitudini, passioni e nuove forme di partecipazione
La cultura vista con gli occhi dei ragazzi. Questo il focus della ricerca ABI "GenZ & ALPHA, la cultura che non ti aspetti", presentata nell'ambito della manifestazione "è cultura!" e dedicata all'analisi dei comportamenti culturali delle generazioni Z (1997-2012) e Alpha (dal 2013) in Italia e in Europa.
"La cultura è un fattore di inclusione e un moltiplicatore di sviluppo", ha dichiarato Chiara Mancini, Vice Direttore Generale dell'ABI in apertura dell'evento svoltosi presso la sede ABI di Roma di Palazzo Altieri. "L'ABI e le banche - ha proseguito Mancini - vogliono dare il proprio contributo e lo fanno attraverso tutte le iniziative che contribuiscono alla diffusione delle conoscenze, alla valorizzazione dei talenti, sostenendo così anche la crescita sociale e culturale dei territori. L'evento di oggi mette al centro i giovani, le nuove generazioni hanno un ruolo determinante nella costruzione di una cultura partecipata. Viviamo un momento di profondo cambiamento demografico in cui è necessario un vero e proprio patto tra generazioni che passa anche dalla valorizzazione delle identità e delle competenze".
Al centro del confronto il ruolo delle nuove generazioni nella fruizione culturale, con gli interventi di esperti del settore e rappresentanti delle Istituzioni tra i quali Lorenza Bravetta, Direttrice del MAUTO di Torino, Benedetta Colombo, influencer e divulgatrice culturale, Gaia Morelli, Responsabile dello sviluppo delle reti culturali per Civita e Ilaria Miarelli Mariani, Direttrice dei Musei Civici di Roma Capitale.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito della manifestazione "è cultura!", promossa da ABI e Acri con la partecipazione delle banche operanti in Italia, delle fondazioni di origine bancaria e della Banca d'Italia, organizzata con ABIServizi, in collaborazione con FEduF.
La ricerca, condotta dal prof. Guido Guerzoni (Università Bocconi), esplora le preferenze, le abitudini e le percezioni delle generazioni Z e Alpha, evidenziando come queste fasce, spesso considerate sfuggenti e poco studiate, siano tra le più attive sul piano culturale.
Tra i principali temi affrontati: l'analisi del sistema di offerta culturale a livello nazionale e internazionale, su un campione di 69 realtà culturali, musei, teatri, biblioteche e festival, in Italia e all'estero; lo studio dei gusti e degli interessi delle nuove generazioni; le modalità con cui i giovani accedono alla cultura, includendo sia attività tradizionali, come musei, lettura e teatro, sia digitali, come l'uso di internet, piattaforme online e podcast.
Rispetto all'analisi degli interessi e dei consumi culturali in Italia, dall'indagine emerge che i giovani under 28, circa 12 milioni in Italia, mostrano comportamenti culturali distintivi rispetto alle generazioni precedenti: leggono libri ma non quotidiani cartacei, ascoltano podcast più che radio, guardano meno televisione, ma partecipano sempre più ad attività dal vivo come concerti, cinema, teatro e musei. Tra i dati più significativi: oltre il 70% degli under 25 è andato al cinema nel 2023 (contro il 30% degli over 50); quasi la metà dei giovani tra i 20 e i 25 anni ha partecipato a un concerto (contro il 20% dei 50-59enni); più del 45% degli under 25 ha visitato almeno un museo (contro il 30% degli over 60). Le statistiche europee, relative a Paesi come Spagna, Francia, Germania e Portogallo, confermano un quadro coerente: i giovani europei si distinguono per vivacità e partecipazione, soprattutto nei consumi digitali.