Fideiussioni digitalizzate con la blockchain
di Flavio Padovan
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23 Dicembre 2019
Al via a gennaio la sperimentazione del progetto nazionale promosso da Sia, Cetif e Reply con la collaborazione di Banca d'Italia e Ivass. Obiettivo: dematerializzare il processo e combattere le frodi
Nuovo importante caso d'uso della tecnologia blockchain nel mondo finanziario. A gennaio partirà la sperimentazione del progetto nazionale per digitalizzare il processo di gestione delle fideiussioni.
Obiettivo principale dell'iniziativa “Fideiussioni Digitali”, promossa da Cetif, SIA e Reply, in collaborazione con Banca d’Italia e IVASS, è ridurre il numero delle false fideiussioni che negli ultimi 4 anni, secondo una recente indagine della Guardia di Finanza, ammonta a 1,6 miliardi. Inoltre, con l'utilizzo della blockchain si punta a generare efficienza attraverso la dematerializzazione dei documenti e a facilitare la condivisione di informazioni tra gli attori dell’ecosistema (garante, garantito e contraente) attraverso la “notarizzazione” delle fideiussioni, e garantire la sicurezza dell’intero processo.
L'iniziativa nasce al termine dello studio di fattibilità durato circa 4 mesi, che ha coinvolto una trentina di soggetti primari del comparto assicurativo, bancario e finanziario, della Pubblica Amministrazione e delle imprese.
La soluzione sarà sviluppata all’interno di una sandbox, ovvero un ambiente di sperimentazione su dati reali sotto la supervisione di un Comitato Scientifico composto da Banca d’Italia, IVASS, CeTIF, SIA, Reply e altri aderenti all’iniziativa.
Fideiussione Digitale segue il primo progetto per la sperimentazione in Italia della Distributed Ledger Technology (DLT) nella Pubblica Amministrazione in ambito fideiussioni, annunciato da SIA a febbraio 2019 con il Comune di Bari (
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