Euro digitale: la BCE ha smesso di chiedersi “se”?
di Flavio Padovan
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16 Ottobre 2025
Alla tv finlandese, Christine Lagarde passa dall'ipotesi alla roadmap: legge UE "al più tardi a maggio 2026", poi pilota e lancio. "Dobbiamo muoverci in fretta, non abbiamo il lusso del tempo"
C'è un prima e un dopo l'intervista che Christine Lagarde ha rilasciato alla tv finlandese Mtv (
https://t.ly/1vIG0). Finora il dibattito sull'eurodigitale oscillava sui "se". Oggi, sembra essere un tema di "quando" e "come".
La presidente della BCE va diretta: «Abbiamo iniziato il progetto sei anni fa»; «Dobbiamo avere una soluzione europea alternativa per i pagamenti»; «Deve essere moneta di banca centrale, facile da usare, veloce e non costosa». E soprattutto: «Dobbiamo muoverci in fretta. Non abbiamo il lusso del tempo». È il linguaggio di chi ha già deciso.
La scansione dei tempi è chiara e politica: «Stiamo aspettando che il Parlamento europeo completi il processo legislativo, che spero possa concludersi al più tardi a maggio 2026, e poi saremo pronti a lanciare il pilota». Tradotto: la base giuridica prima di tutto; subito dopo i test. E ancora: «Una volta che il pilota avrà successo, allora dovremo lanciare». Qui non c'è più traccia del condizionale. C'è un cronoprogramma, con un gate regolamentare e una fase operativa già delineata.
C'è poi una battuta che racconta bene la strategia di fondo: quando il giornalista cita Apple Pay e Google Wallet, Lagarde taglia corto: «Nessuna di queste, a me, suona molto europea». La motivazione dell'euro digitale sta tutta qui: «Avere un'alternativa europea è una cosa molto buona. Vogliamo qualcosa che sia disponibile e sotto controllo». Non è nostalgia monetaria, è autonomia strategica nell'infrastruttura dei pagamenti, dove oggi l'Europa è più price taker che rule maker.
E poi il riferimento alla DLT. «La tecnologia di base dev'essere solida, così che la distributed ledger technology, che probabilmente verrà usata, sia impeccabile. Non possiamo tollerare errori». Non è solo un importante dettaglio tecnico, è anche un messaggio a tutta la filiera a non farsi trovare impreparati.
Prossime tappe: Firenze e… Milano
Agenda alla mano: il 30 ottobre, al termine del Governing Council ospitato da Banca d'Italia a Firenze, Lagarde terrà una conferenza stampa molto attesa. Sarà questo il momento per cogliere segnali ufficiali che confermino quanto dichiarato nell'intervista.
Intanto, dal 29 al 31 ottobre, a Milano, la community dei pagamenti si ritrova a Il Salone dei Pagamenti (
qui per l'iscrizione gratuita e per scoprire tutto il programma e i relatori). E proprio il 30 ottobre è in programma la sessione "DIGITAL EURO IS COMING TO TOWN" che strizza l'occhio alla celebre canzone natalizia. Ma se Babbo Natale è destinato a restare nel regno della fantasia, l'euro digitale ne sembra ormai definitivamente uscito. Dalle parole di Lagarde emerge non è più come una suggestione, una ipotesi, una promessa lontana, ma come progetto concreto, con una roadmap definita, un'agenda tecnica tracciata e, soprattutto, sostenuto da determinazione politica che - sembra di capire - presuppone una decisione di fondo già maturata.
Il conto alla rovescia, insomma, è partito.
Crediti foto: https://t.ly/OPY3e