Embedded Finance nuovo paradigma di sviluppo per le imprese europee
di Flavio Padovan
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3 Dicembre 2023
Oltre il 70% delle aziende investirà o aumenterà gli investimenti per integrare soluzioni di pagamento nei prossimi 24 mesi. È quanto emerge dalle prime evidenze di una ricerca sull’Embedded Finance a livello europeo realizzata da Forrester Consulting per Fabrick e Mastercard
Le imprese europee credono nelle potenzialità dell’embedded finance e sono pronte a investire per abbracciare questo nuovo paradigma di sviluppo. A rivelarlo è una ricerca realizzata da Forrester Consulting per Fabrick e Mastercard, le cui prime evidenze sono state presentate all’edizione 2023 del Salone dei Pagamenti.
Dai dati finora disponibili (i risultati completi saranno presentati il prossimo gennaio) risulta la centralità assoluta dell’embedded finance per gli oltre 600 decision makers di aziende cross-industry (assicurativo, manifatturiero, automotive, fashion retail, consumer goods, logistica e trasporti ecc.) italiane, spagnole, francesi, tedesche e britanniche coinvolti nella ricerca. Infatti, il 71% degli intervistati ha dichiarato che investirà o aumenterà gli investimenti nei prossimi 24 mesi in soluzioni di payment orchestration (75%), digital wallet (prioritari per l’80% dei player operanti nel fashion retail) e sistemi di loyalty (73%), digital cards e soluzioni in grado di gestire pagamenti embedded multi-country (71%).
Inoltre, il 76% dei decision maker considera la capacità di coprire il ciclo di pagamento End to End come il secondo fattore più importante (dopo la qualità del portafoglio API) nella scelta di un fornitore di soluzioni di pagamento/Embedded Finance. La percentuale raggiunge un picco del 91% per i player assicurativi.
Sicurezza, una priorità
A fronte di significative opportunità che l’Embedded Finance porta con sé in termini di incremento dei ricavi e miglioramento della relazione con il cliente, dalla ricerca emergono anche preoccupazioni relative al rischio frodi e alla sicurezza. Un aspetto che l’82% degli intervistati indica come priorità, seguito dall’ottimizzazione dei costi di payment processing per l'80% e dall’ottimizzazione del capitale circolante in azienda per il 76% degli intervistati, insieme alla difficoltà di gestire le differenze da un punto di vista normativo fra una country e l’altra.Il 66% del campione trova inoltre particolarmente sfidanti la gestione della complessità legata all’integrazione e all’interoperabilità fra vendor e tecnologie lungo la value chain, i processi di riconciliazione dei pagamenti e l’avere una vista unificata di pagamenti fisici e digitali.
Italia, focus su riconciliazione e pagamenti A2A
L’Italia mostra una particolare sensibilità e urgenza verso le soluzioni di riconciliazione automatica avanzata (77% del campione) e verso i pagamenti account to account (71%). Per questi ultimi, il 60% del campione ha dichiarato che aumenterà il proprio budget IT di oltre il 20%.