Ecosistemi robusti sono la base per l'innovazione nei pagamenti digitali
A cura della redazione
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24 Novembre 2023
Coltivare un ecosistema collaborativo per accompagnare l’innovazione italiana e ridurre il gap rispetto all’Europa. L’esempio di Treezor mostra come può concretizzarsi una positiva collaborazione tra fintech, aziende e istituzioni finanziarie
Mentre il panorama dei pagamenti digitali subisce dinamiche trasformazioni in tutta l'Unione Europea, l'Italia si trova ad un interessante bivio. Nonostante sia uno degli ultimi paesi dell'UE in termini di innovazione nei pagamenti, l'ecosistema italiano è pronto per un cambiamento. Affrontare il divario in termini di innovazione e coltivare un ecosistema collaborativo può spingere l'economia e la società italiana avanti nel suo percorso di trasformazione digitale.
Il ritardo italiano
I consumatori italiani rimangono lenti nell'adozione dei metodi di pagamento digitali e utilizzano il contante più spesso rispetto alla media dell’Eurozona. Anche se il valore delle transazioni nei pagamenti digitali è quasi raddoppiato nel 2022 (Statista, 2023), il 58% dei consumatori italiani preferisce i pagamenti cashless, rispetto a solo il 18% che predilige fortemente il denaro contante (Financial Times, 2023). L’Unione Europea afferma che, con meno della metà della popolazione in possesso di competenze digitali di base, l’Italia ha ancora un potenziale digitale inutilizzato (Reuters, 2023). Nel complesso i consumatori italiani risultano lenti nell’adottare i pagamenti digitali.
Attraverso l’innovazione digitale, le aziende Fintech possono offrire servizi trasparenti, accessibili, semplici e convenienti, adattando i prodotti alle mutate aspettative dei nuovi clienti. Nuove normative come la PSD2 europea consentono alle Fintech di crescere, grazie anche ad architetture tecnologiche basate su API, facilitando la conformità alle normative esistenti. In questo contesto, gli abilitatori dell’Embedded Finance (BaaS) come Treezor combinano modelli di business e tecnologie innovative per abilitare, migliorare e rivoluzionare i servizi finanziari.
Creare un ecosistema eterogeneo di stakeholder
Per vedere una vera trasformazione digitale, avremo bisogno di un investimento di risorse, tempo e denaro da parte di tutte le parti interessate nella nostra economia, micro e macroeconomica. Secondo un recente studio di EY nel 2023, il settore bancario in Italia è in una fase di razionalizzazione e consolidamento, principalmente per effetto della mutata regolamentazione. Ciò può essere costoso sia per le aziende che devono modificare le proprie strutture legacy e implementare con successo nuove tecnologie che per i consumatori che devono adattare le proprie abitudini alle mutate circostanze.
In questa sfida entra in gioco il più grande punto di forza dell'Embedded Finance. La sua intrinseca interoperabilità facilita l’aggiunta di nuovi servizi finanziari a un sistema o piattaforma esistente. Di conseguenza, la gamma di servizi offerti dai BaaS si espande continuamente e penetra in segmenti di mercato tradizionalmente serviti solo dalle istituzioni finanziarie tradizionali. Al tempo stesso, i BaaS possono diventare un’estensione per le banche nei mercati e nei segmenti di clientela più vicini al digitale. Una reale collaborazione tra fintech e istituzioni finanziarie può liberare un nuovo potenziale per trasformare il settore dei servizi finanziari e accelerare la trasformazione digitale.
L’esempio di Treezor mostra come può concretizzarsi tale collaborazione nella pratica. Fondata nel 2016 in Francia come fintech, Treezor è entrata a far parte del Gruppo Société Générale nel 2019 e da allora è cresciuta da meno di 40 dipendenti agli oltre 220 di oggi, integrandosi in maniera reciprocamente vantaggiosa. Ad esempio, Treezor riceve supporto dal Gruppo nello sviluppo di servizi relativi agli IBAN, consentendole di lavorare con fintech e soggetti sia regolamentati che non regolamentati. Société Générale è stata determinante anche nell'aiutare Treezor ad espandere e rafforzare la propria compliance, cosa che non sarebbe stata possibile senza l'esperienza e gli strumenti di una banca leader a livello internazionale.
A sua volta, Treezor offre a Société Générale ulteriori modalità per servire i propri clienti corporate e retail e supporta la trasformazione digitale dell'intero Gruppo. Un esempio è il caso di Banxup, un’offerta di Société Générale dedicata esplicitamente agli adolescenti, il cui rapido sviluppo non sarebbe stato possibile senza una soluzione BaaS. Al tempo stesso, in altri casi Treezor offre soluzioni di pagamento integrate ai quei clienti corporate di Société Générale che mirano a digitalizzare l’esperienza di pagamento dei loro clienti finali.
Le piattaforme digitali hanno già avuto un impatto significativo sul fintech e continueranno a modellarne il futuro. Hanno reso più facile per le fintech entrare nel mercato e competere con le istituzioni finanziarie tradizionali fornendo accesso a tecnologie avanzate a costi inferiori. Inoltre, hanno consentito al fintech di sfruttare i dati e l’intelligenza artificiale per analizzare le preferenze dei consumatori, portando a una migliore comprensione del comportamento dei clienti e a soluzioni finanziarie più personalizzate. Dal punto di vista dell'utente finale, le piattaforme digitali consentono un'esperienza cliente fluida e senza attriti durante il processo di pagamento. Grazie all’Embedded Finance e alla tecnologia API ad alte prestazioni è possibile offrire agli utenti finali soluzioni chiavi in mano particolarmente efficienti.
Treezor è in prima linea in questa evoluzione dei servizi finanziari con la sua soluzione integrata per offrire applicazioni pratiche in diversi settori in grande crescita in Europa ed in Italia, come quello del welfare aziendale, della mobilità e del turismo.