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20 Aprile 2024 / 09:25
 
Donne controcorrente. Dove il business è al femminile

 
Imprese

Donne controcorrente. Dove il business è al femminile

di Mattia Schieppati - 12 Aprile 2021
Nell’ebook del giornalista Claudio Barnini i racconti e le sfide delle manager che stanno  cambiando il mondo del business. La testimonianza di due delle protagoniste, con ruoli di rilievo in Groupama
«Purtroppo esistono ancora dei pregiudizi, dei condizionamenti legati a stereotipi di genere, ma noto che stiamo facendo grandi passi in avanti in questi ultimi anni. E il merito è proprio delle donne, perché quando si trovano ad occupare dei posti di comando, di norma sono super competenti e quindi basta che inizino a parlare ed ecco che la diffidenza scompare rapidamente e lascia il posto all’ascolto e all’attenzione. I condizionamenti più frenanti si trovano, invece, nel contesto sociale, dove sopravvive ancora l’idea che una donna realizzata professionalmente non potrà mai essere altrettanto realizzata nella propria sfera affettiva e familiare. Queste sono per me le barriere più difficili da abbattere, perché sono quelle che ci alza davanti la società e che purtroppo condizionano maggiormente le giovani donne. Certamente da bambina non si sogna di diventare CFO in una grande azienda. Ciò che volevo e che ho sempre desiderato era realizzare me stessa e oggi sono soddisfatta perché faccio un lavoro che amo e che sceglierei mille altre volte ancora, se tornassi indietro».
A parlare è Laura Roscioni, Direttore Amministrazione e Finanza di Groupama Assicurazioni, e l’occasione è il lancio del volume dal titolo Donne controcorrente - cronache di leadership al femminile, nel quale il giornalista Claudio Barnini raccoglie e racconta le biografie, i percorsi accademici, le esperienze, le sfide professionali, gli ostacoli e le vittorie di manager controcorrente che oggi si trovano ai vertici aziendali ricoprendo ruoli apicali tipicamente maschili. Un contributo concreto per mettere in luce storie di quell’altra “metà” del business che sta scrivendo pagine importanti di un diverso modo di affrontare le sfide professionali.
Tante e dalle storie diverse le donne protagoniste del libro: Francesca Patellani e Raffaella Temporiti (Accenture), Sabrina Corbo (Green Network), Barbara Pepponi e Laura Roscioni (Groupama Assicurazioni), Carola Salvato (Havas Life Italy), Michela Battistini e Paola Zogno (INCICO), Germana Giorgini (Manifatture Sigaro Toscano), Giuliana Bianchini (Mediaset), Cinzia Farisé (Prysmian Group), Paola Guerra (Scuola Internazionale Etica & Sicurezza), Manuela D'Onofrio (UniCredit), Lilia Alberghina (Università Bicocca), Chiara Cocchiara (Eumetsat), Francesca Pasinelli (Fondazione Telethon), Mara Tanelli (Politecnico di Milano), Giulia Veronesi (Irccs San Raffaele).
A rilanciare non solo il libro, ma il tema fondamentale del gender nel mondo delle professioni, in particolare in quello bancario, finanziario e assicurativo, è la stessa Groupama, presente nel volume anche con un’altra storia-testimonianza, quella di Barbara Pepponi, Direttore Danni di Groupama Assicurazioni, che racconta: «In azienda ho sempre visto fare scelte molto equilibrate nel nome delle pari opportunità: ne è prova il fatto che da ormai 10 anni nel Comitato di Direzione siedano molte donne; oggi siamo 4. Effetto del cambiamento dei tempi, per fortuna, in quanto una volta il mondo assicurativo era molto maschile e le donne erano relegate a ruoli di staff. Adesso le cose sono molto cambiate ed anche il mondo delle assicurazioni si è "femminilizzato". Non credo che esistano lavori adatti ad un genere piuttosto che ad un altro; credo però che le ragazze siano bravissime a scuola, ma poi non siano sufficientemente ambiziose quando si tratta di scegliere un lavoro, di scegliere per la vita. Escludere a priori la carriera piuttosto che la famiglia significa tarparsi le ali. Ed è un vero peccato, una perdita per l’intero Paese. Per questo, mi auguro che anche altre aziende continuino ad investire molto per valorizzare e gratificare le giovani, dando loro sicurezza e fiducia che la conciliazione tra vita familiare e professionale sia fattibile. Del resto, se ce l’hanno fatta in tante significa che si può fare».
Come ribadisce l’azienda in un comunicato, «favorire una carriera femminile, valorizzare e integrare i talenti in percorsi professionali strutturati, adattare policy e regolamenti interni quando necessario, garantire un “flexible welfare”, sono i principi fondamentali a cui si ispirano le politiche di Groupama Assicurazioni, che da sempre intende creare un ambiente di lavoro inclusivo e di successo». Ultimo esempio di tale percorso, nel 2020 Grupama è stata tra le 150 imprese firmatarie del Manifesto di Valore D (la prima associazione di imprese in Italia che da dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere nelle organizzazioni e nel nostro Paese) per sostenere il ruolo delle donne in azienda e promuovere nuove politiche di inclusione.
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