Credem, 5 milioni di pasti per il Banco Alimentare
di Flavio Padovan
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16 Febbraio 2021
La banca sosterrà per sei mesi le attività dell'organizzazione italiana che si occupa della raccolta di generi alimentari e la loro distribuzione alle fasce di popolazione bisgnose
La pandemia ha acuito i problemi delle persone più bisognose e per far fronte a questa emergenza sociale serve un sostegno concreto. In questa logica rientra l'iniziativa di Credem, che ha annunciato il proprio sostegno al Banco Alimentare nel 2021.
La banca sosterrà l’attività dell'organizzazione italiana che si occupa della raccolta di generi alimentari e del recupero delle eccedenze della produzione agricola e industriale e della loro ridistribuzione a strutture caritative su tutto il territorio nazionale. In particolare l’istituto garantirà la distribuzione di alimenti corrispondenti a cinque milioni di pasti finanziando per sei mesi l’operatività della struttura. Questa iniziativa testimonia l’impegno della banca nel supportare iniziative concrete a sostegno delle persone bisognose e della collettività.
Il progetto si affianca al costante supporto fornito dal Gruppo a famiglie ed imprese che si è ulteriormente rafforzato nel 2020, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia. Più in dettaglio, Credem ha aumentato i prestiti ai clienti del 9,8% rispetto all’anno precedente con una crescita oltre due volte superiore rispetto alla media di sistema ed una costante attenzione alla qualità dell’attivo. Nello stesso periodo, il Gruppo ha erogato 1,8 miliardi di euro di mutui casa alle famiglie in crescita di oltre il 25% rispetto al 2019 ed ha assunto 225 persone.
“Anche negli ultimi mesi particolarmente difficili”, ha dichiarato Lucio Igino Zanon di Valgiurata, Presidente Credem “il nostro Gruppo è stato in grado di creare valore; vogliamo che una parte del valore generato contribuisca al miglioramento del contesto sociale ed ambientale in cui ogni giorno operiamo”.
Per Zanon “la costruzione del futuro di un Paese deve necessariamente tenere conto dei bisogni di tutte le fasce di popolazione e rientra nella responsabilità della nostra impresa impegnarsi in questa direzione. Inoltre, il recupero delle eccedenze alimentari e la loro distribuzione gratuita contribuisce alla riduzione degli sprechi attraverso il contenimento dei costi di stoccaggio e smaltimento ed il relativo abbattimento di emissioni di CO2”.