Consob, Mario Nava si è dimesso
di Flavio Padovan
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14 Settembre 2018
Anna Genovese assume l'incarico di presidente vicario
Terremoto al vertice della Consob. Il presidente Mario Nava ha rassegnato le dimissioni a seguito della richiesta dei quattro capigruppo di Camera e Senato dei due partiti di maggioranza.
La Commissione, preso atto della irrevocabilità della scelta, ha accettato le dimissioni pur esprimendo rammarico per la decisione e gratitudine e apprezzamento per il lavoro sin qui svolto.
In attesa della nomina del sostituto di Nava, la rofessoressa Anna Genovese, componente della Commissione con la maggiore anzianità di Istituto, ha assunto l'incarico di Presidente vicario della Consob.
Riportiamo di seguito la dichiarazione resa dal Presidente Mario Nava alla Commissione in occasione dell'annuncio delle sue dimissioni dalla carica.
"La questione legale della mia posizione amministrativa è stata decisa e validata da ben quattro istituzioni, Commissione europea, Presidenza del Consiglio, Presidenza della Repubblica e Corte dei Conti, e non necessita miei commenti ulteriori.
La questione è quindi solo politica.
La Consob è indipendente, ma non può essere isolata. Consob deve poter lavorare non solo con le altre autorità indipendenti, ma anche con le istituzioni politiche.
Sono stato chiamato a questo incarico in quanto esperto autorevole delle norme e dei regolamenti finanziari europei che disciplinano il mercato italiano. Sono stato chiamato con l'obiettivo di rilanciare il mercato e rilanciare l'Autorità nelle sue funzioni di vigilanza e protezione del risparmio e dell'investimento. Sono stato chiamato con l'obiettivo di integrare la Consob meglio nei vari consessi europei e internazionali. Ho accetto l'incarico con gioia e entusiasmo.
Ora però queste mie caratteristiche e questi obiettivi sembrano essere considerati un insormontabile ostacolo.
La richiesta di dimissioni per "sensibilità istituzionale" da parte dei quattro capigruppo di Camera e Senato dei due partiti di maggioranza sono un segnale chiaro e inequivocabile di totale non gradimento politico. Il non gradimento politico limita l'azione della Consob in quanto la isola e non permette il raggiungimento degli obiettivi sopra ricordati.
Responsabilmente quindi, senza alcuna vena polemica, e avendo come unico obiettivo l'interesse più alto dell'Italia, rimetto con dispiacere le mie dimissioni da Presidente della Consob informandone la Commissione ai sensi dell'articolo 4.3 del Regolamento Consob.
Sono certo che il mio sacrificio personale rasserenerà gli animi, dimostrerà quanto tengo personalmente all'indipendenza di questa Autorità al di là dei miei interessi personali, e permetterà al Governo di indicare un Presidente con caratteristiche ad esso più congeniali.
Permettetemi solo di chiudere con alcuni ringraziamenti.
Voglio ringraziare il Personale della Consob che nella sua stragrande maggioranza si è dimostrato di altissimo livello e dotato di grandissima professionalità. In pochi mesi abbiamo intrapreso tantissime azioni, in tema di vigilanza, di ispezioni, di sanzioni, di tutela del consumatore, di cooperazione con la Banca d'Italia, di riforme interne, di arbitro finanziario, in materia di cooperazione internazionale e abbiamo impostato le sei priorità per il Piano operativo 2019-2021, che mi auguro sarà portato avanti con determinazione dal mio successore.
Voglio ringraziare tutti gli operatori di mercato che ho incontrato in questo periodo, e che mi hanno dimostrato una grande voglia di ben fare e agire in questo paese.
Voglio ringraziare il Ministro Padoan e il Presidente Gentiloni e soprattutto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la fiducia riposta in me e per il loro costante supporto e vicinanza durante questo periodo.
Grazie e auguri di buon lavoro a tutti".
Mario Nava