Casa e hotel si pagano con i Bitcoin

Si continua a chiamarla criptovaluta, ma ormai il Bitcoin è sempre meno una moneta nascosta tra i meandri del web e sta diventando passo dopo passo una "normale protagonista" del mondo delle transazioni. Se in Giappone, Paese dove (narra la leggenda) questa valuta virtuale è stata inventata, il Bitcoin è già strumento di pagamento comune nel tessuto commerciale fisico, tanto che si può pagare con Bitcoin (moneta elettronica) nei ristoranti di sushi, nei negozi di elettronica e perfino la bolletta del gas, due notizie nel giro delle ultime due settimane dimostrano come anche in Italia il ricorso a questo strumento fa segnare novità all'avanguardia.

L'Italia risulta infatti il primo Paese al mondo in cui con i Bitcoin si potrà acquistare una casa. L'idea, subito operativa, è stata lanciata da una società del settore immobiliare, il Gruppo Barletta, che permetterà di pagare con la moneta virtuale i 123 appartamenti di un edificio riqualificato nel quartiere San Lorenzo a Roma. La novità è resa possibile da una risoluzione dell'Agenzia delle Entrate del settembre scorso, che ha di fatto riconosciuto i Bitcoin come una valuta straniera, rendendo quindi possibile usarla in un atto notarile. Per incentivarne l'uso, la società, che scommette su un portfolio in bitcoin, si è offerta di accollarsi le spese d'agenzia e notarili, consentendo di far risparmiare ll'acquirente che sceglierà il nuovo metodo di pagamento. «Siamo la prima società immobiliare al mondo che vende in Bitcoin e abbiamo deciso di farlo per tre ragioni: crediamo nei Bitcoin; possiamo perché l'Agenzia delle Entrate italiana è una delle poche in Europa a riconoscere la criptovaluta; ci sono centinaia di giovani possessori di Bitcoin, milionari, che potrebbero decidere di investirne una piccola parte in una casa», ha spiegato Paolo Barletta, giovane Ceo del gruppo. Ma l'offerta si rivolge anche a chi non ha un tesoretto in criptomoneta e decide di dotarsene temporaneamente per risparmiare sull'acquisto dell'appartamento.

Ma se l'acquisto di una casa richiede un impegno notevole, si può cominciare a familiarizzare con l'utilizzo fisico dei Bitcoin da qualcosa di più accessibile. Come, per esempio, pagare una notte in albergo. È di questi giorni l'annuncio della catena Hemeras Boutique House, che gestisce lussuosi appartamenti privati come fossero dei boutique hotel e prenotabili anche a ore, con strutture a Milano e a Firenze, della possibilità di saldare il conto con la criptovaluta. La facilità di utilizzo e la velocità delle transazioni attraverso il sistema Bitcoin sono - secondo il General Manager della catena, Gianluca Del Mastro - le caratteristiche che hanno spinto Hemeras a intraprendere questa strada: «La facilità e la quasi istantaneità con cui si effettuano le transazioni anche da un continente all'altro, senza alcun intermediario, è un fattore sicuramente di rilievo data la composizione del nostro bacino di ospiti, per la maggioranza appunto stranieri. Hemeras è un'azienda innovativa e con i Bitcoin vogliamo avere un approccio pionieristico e offrire questo ulteriore servizio di pagamento, anche per la curiosità di capire il tasso di adozione di questa tecnologia tra i nostri clienti».