A Cattolica Assicurazioni il 65% delle compagnie di Banco Bpm
di Flavio Padovan
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3 Aprile 2018
Al via una partnership commerciale nei rami vita e danni per una durata di 15 anni sulla rete ex Banco Popolare. Nuovi brand per le ex joint venture con Aviva e UnipolSai
Banco Bpm conclude la razionalizzazione del comparto assicurativo perfezionando la partnership con Cattolica Assicurazioni annunciata a novembre.
L'operazione ha comportato l'acquisto da Aviva Italia Holding S.p.A. del 50% + 1 azione di Avipop Assicurazioni, ad un prezzo pari a 267,9 milioni di euro, e del 50% + 1 azione di Popolare Vita, ad un prezzo pari a 535,5 milioni di euro. Raggiunto il 100% del capitale di entrambe le compagnie, Banco Bpm ha provveduto a cederne il 65% del capitale a Cattolica Assicurazioni. Il valore della transazione è di 853,4 milioni di euro, a cui si devono aggiungere, come da accordi, 89,1 milioni di euro dividendi ordinari delle compagnie relativi all'esercizio 2017, interamente di competenza di Banco Bpm.
Contemporaneamente la banca ha dato avvio a una partnership commerciale con Cattolica Assicurazioni nei rami vita e danni, sulla rete ex Banco Popolare, per una durata di 15 anni.
Rebranding delle compagnie di assicurazione
La nuova alleanza nel settore della bancassicurazione ha portato anche a un cambio di marchio delle compagnie coinvolte: Popolare Vita, The Lawrence Life DAC e Avipop Vita si chiamano ora, rispettivamente, Vera Vita, Vera Financial e Vera Protezione.
L'accordo tra Banco BPM e Cattolica interesserà il perimetro "ex Banco Popolare", mentre continuerà la partnership con Covéa in relazione alla rete "ex Bpm".
"L'accordo siglato con Cattolica Assicurazioni ha dichiarato l'amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna - ci permette di costruire, nei tempi previsti, una partnership solida e di lungo periodo con un player di primario standing nel comparto assicurativo, con una prospettiva di crescita che creerà valore per entrambe le società". Un risultato, ha sottolineato Castagna, che consente alla banca "di incrementare la presenza in un settore strategico creando un nuovo brand italiano che ha le dimensioni e la forza di un player nazionale, ma vicino ai territori, come è tradizione dei due Istituti". L'iniziativa comunicata oggi si pone nell'ambito degli obiettivi di sviluppo industriale, inseriti nel piano strategico e già avviati a quindici mesi dalla nascita di Banco BPM.
L'operazione è stata portata a termine con il supporto di KPMG Advisory, che ha agito in qualità di sole financial advisor per Banco BPM, e dello Studio Gatti Pavesi Bianchi, legal advisors.
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