Manca ormai solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europa per concludere il lungo iter di Basilea 3+. “Il percorso che ha portato a definire le nuove regole ha visto un contributo rilevante dell’Associazione bancaria italiana”, dichiara Gianfranco Torriero, Vice Direttore Generale Vicario ABI nella videointervista rilasciata a Bancaforte a pochi giorni dall’edizione 2024 di SUPERVISION, RISKS & PROFITABILITY.
“In questi anni ci siamo impegnati in modo significativo per rappresentare gli interessi delle banche che operano in Italia e dei loro clienti, insieme e nell’ambito della Federazione Bancaria Europea. E molto abbiamo ottenuto”, sottolinea Torriero, ricordando ad esempio la conferma dello “Sme supporting factor”, un fattore di mitigazione dei requisiti patrimoniali che favorisce l’erogazione dei finanziamenti alle piccole e medie imprese, tessuto produttivo fondamentale per l’economia del nostro Paese. E, ancora, le norme che determineranno minore assorbimento patrimoniale per i finanziamenti con la Cessione del Quinto e per le quote della Banca d’Italia, che saranno trattate come titoli di Stato.
Un accordo importante, dunque, quello raggiunto con Basilea 3+, che sarà analizzato in tutti i suoi aspetti a SUPERVISION, RISKS & PROFITABILITY 2024, l’evento annuale che ABI dedica ai temi della Vigilanza europea e della gestione dei rischi. La XXIV edizione si svolgerà a Milano il 12 e 13 giugno presso l'Auditorium Bezzi Banco BPM (qui per l’iscrizione – gratuita per associati ABI e DIPO - e il programma completo: https://t.ly/fyspV) e ha già raccolto oltre 700 iscrizioni, a dimostrazione di come il risk management sia centrale per l’attività bancaria e dell’importanza per la comunità dei manager bancari che operano in questo settore di ritrovarsi in presenza per condividere esperienze e fare networking.
Oltre alle novità di Basilea 3+, aggiunge Torriero, in primo piano nella due giorni di Milano ci saranno, come sempre, il rischio di credito, il rischio di mercato e il rischio operativo, che le banche devono continuare a gestire con piena consapevolezza anche “nell’era dell’incertezza globale e delle sfide dell’intelligenza artificiale”, come richiama il titolo della sessione di apertura. “I cosiddetti “nuovi rischi”, che sono in realtà una declinazione di quelli tradizionali influenzati da nuovi fattori di scenario quali le crisi geopolitiche, l’innovazione tecnologica, i temi ESG, la cybersicurezza - precisa Torriero - saranno affrontati anche durante molte delle 12 sessioni parallele in agenda quest’anno, perché impattano su numerosi aspetti dell’attività di risk management delle banche”.
Particolarmente rilevante la sessione di chiusura. “Abbiamo scelto di dedicarla alla formazione – spiega Torriero - perché oggi i cambiamenti sono così veloci che richiedono un adeguamento tempestivo delle competenze. Il titolo - “Il rischio dei rischi: siamo formati abbastanza?” – è emblematico dell’importanza fondamentale di questa attività, che deve coinvolgere dal board al front office, perché la consapevolezza ad esempio delle minacce cyber ha sicuramente bisogno di essere accresciuta tra i clienti”.