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21 Novembre 2024 / 10:00
La nuova offerta assicurativa tra investimenti e protezione

 
Banca

La nuova offerta assicurativa tra investimenti e protezione

di Stefano Frazzoni di Prometeia - 12 Settembre 2019
Quali risposte del settore assicurativo e della bancassicurazione alle esigenze di allocazione delle risorse delle famiglie italiane? Stefano Frazzoni, Partner Prometeia, analizza l’evoluzione delle soluzioni di investimento e di protezione. Un mercato quest’ultimo particolarmente vivace, con segnali di innovazione. Un tema chiave a Bancassicurazione 2019 …
Secondo i dati della Banca d’Italia, le famiglie italiane detengono un terzo delle proprie attività finanziarie in liquidità. Si tratta di una massa di denaro enorme, che sfiora i 1.400 miliardi. Secondo una recente indagine condotta da Prometeia e Ipsos, nel 2019 fra coloro che detengono un patrimonio finanziario superiore a 25.000 euro, ben il 40% lo mantiene allocato per almeno la metà in liquidità. Si tratta di un fenomeno in crescita, perché tale percentuale, in un’analoga rilevazione effettuata nel 2018, era pari al 37%. Le motivazioni sono molteplici: di certo le aspettative nelle opportunità di rendimento offerte dai mercati finanziari sono state fortemente ridotte (in particolare per gli andamenti negativi del 2018) e fatica a migliorare, nonostante i recuperi realizzati quest’anno. Ma vi sono anche ragioni più profonde e strutturali, legate a un atteggiamento precauzionale, inconsapevolmente “autoassicurativo”, che per tradizione caratterizza le scelte finanziarie delle famiglie italiane.
Non a caso quando si domanda come mai si è scelto di detenere risorse liquide, la prima risposta che gli intervistati danno è che vogliono essere in grado di far fronte a spese impreviste, molte delle quali, a ben vedere, potrebbero trovare un’efficace risposta in una soluzione assicurativa in ambito sanitario, di protezione dei beni, del patrimonio o della capacità lavorativa della persona. Al di là degli aspetti di tipo culturale, esiste, in questo atteggiamento, un elemento di grave inefficienza economica, in quanto è chiaro, ma forse non sufficientemente noto, che lo sfruttamento dei benefici della mutualità assicurativa consentirebbe al sistema nel suo complesso, e dunque anche alle singole famiglie, una più efficiente allocazione delle risorse a scopo precauzionale.
In tale contesto, viene allora da chiedersi quali siano le risposte che il settore assicurativo italiano, e in particolare il sistema della bancassicurazione, potrebbe fornire per indirizzare in maniera più efficiente le risorse finanziarie che le famiglie italiane stanno detenendo in maniera poco produttiva.
Probabilmente la risposta va cercata analizzando in modo separato quanto sta accadendo sul mercato assicurativo e bancassicurativo sul fronte delle soluzioni di investimento rispetto al settore della protezione pura, sia vita sia danni.
Tutti i trend evolutivi del mercato delle assicurazioni e della bancassicurazione saranno al centro di Bancassicurazione 2019 (vai allo Speciale di Bancaforte), l'evento di riferimento per il comparto delle banche e delle assicurazioni promosso dall'ABI e dall’ANIA che si svolgerà presso Roma Eventi - Piazza di Spagna il prossimo 25 e 26 settembre.

L’offerta in ambito investimenti

Se guardiamo all’offerta assicurativa e bancassicurativa di forme di investimento, il quadro è molto chiaro: dalla metà dell’anno scorso, con la stabilizzazione degli spread a livelli tali da consentire una buona redditività dell’investimento in titoli pubblici italiani – ancora l’asset maggioritario nell’ambito delle gestioni separate, nonostante l’introduzione di ulteriore diversificazione – il settore ha riattivato in maniera massiccia la propria offerta di tipo tradizionale, sia attraverso i classici prodotti rivalutabili sia attraverso i prodotti ibridi o multiramo, caratterizzati comunque da una prevalente componente allocata in gestione separata.
Alcune compagnie hanno anche usufruito della possibilità, introdotta da Ivass, di attivare, nell’ambito della gestione separata, un fondo utili, che consentisse di realizzare plusvalenze e accantonarle, allo scopo di sostenere e stabilizzare il rendimento retrocesso negli anni successivi. In ogni caso si tratta di una proposizione efficace e “basica”: offrire una garanzia di rendimento – più spesso di conservazione del capitale investito – e buona redditività in un contesto di perdurante avversione al rischio da parte delle famiglie, non certo affievolita dalle performance dei mercati di inizio 2019.
In queste ultime settimane lo scenario è però radicalmente cambiato: le ultime vicende politiche e di governo hanno suscitato una reazione positiva dei mercati e lo spread sembra essersi stabilizzato su valori molto bassi. Se questa situazione dovesse perdurare, c’è da chiedersi se le compagnie saranno ancora in grado di offrire in maniera così massiccia soluzioni a capitale garantito, o se ritorneremo a quella fase di “contenimento” dell’offerta che abbiamo vissuto fino alla prima metà del 2018, in un contesto in cui comunque non sembra facile riattivare in maniera significativa e adeguata una proposizione su soluzioni a rischio finanziario (unit linked pure). Forse, se lo scenario attuale dovesse confermarsi, sarà necessario un maggiore sforzo di innovazione da parte del settore assicurativo, orientato a valorizzare la valenza di pianificazione a lungo termine del prodotto, nell’ambito di una maggiore attenzione alla copertura dei rischi demografici. Si pensi ad esempio alle variable annuities, probabilmente troppo in fretta accantonate dal mercato italiano qualche anno fa.

L’offerta in ambito protezione

Un maggiore dinamismo si osserva invece se si guarda all’offerta assicurativa e bancassicurativa in ambito protezione, peraltro ancora proposta dal settore in maniera molto distinta dalle logiche di investimento. Il mercato della protezione, infatti, è molto vivace: sta crescendo in termini di volumi a ritmi non ancora straordinari ma certamente superiori a quelli che lo hanno storicamente caratterizzato, e soprattutto sta sperimentando una significativa attivazione dell’offerta, sia in termini di soluzioni proposte sia di modello relazionale e di servizio.
L’offerta assicurativa si sta infatti evolvendo, sia nel contenuto delle soluzioni proposte sia nelle modalità in cui vengono proposte, per incontrare e far emergere la domanda potenziale. I nuovi prodotti di protezione, in particolare di tipo modulare e flessibile, sono caratterizzati da una pluralità di garanzie, sono strutturalmente in grado di adattarsi all’evoluzione delle esigenze della famiglia e vedono un crescente utilizzo della tecnologia per arricchire il prodotto stesso con sempre più ampie componenti di servizio.
Importante inoltre, specie in ambito sanitario, lo sviluppo di soluzioni di welfare integrativo, che, grazie anche a modalità gestionali di tipo collettivo, offrono livelli di accesso molto vantaggiosi. Infine si sta sviluppando un nuovo filone di offerta, la cosiddetta “instant insurance”, con soluzioni molto semplici anche nelle modalità di attivazione, in grado di offrire risposte a esigenze di protezione specifiche e contingenti. In questo contesto, un ruolo via via crescente è giocato dalla distribuzione bancaria e postale.
Già nel 2018, la raccolta premi realizzata da questi canali ha superato – con riferimento alla sola componente danni non auto, dunque escludendo la protezione afferente alle soluzioni vita (Tcm, Ltc, Dd, …) – 2,1 miliardi di euro, in crescita di oltre il 15% rispetto all’anno precedente, superando la quota del 10% di un mercato tradizionalmente appannaggio di agenti e broker assicurativi. Molto significativo anche il fatto che ormai i premi raccolti agli sportelli fanno riferimento in maniera maggioritaria ai cosiddetti prodotti “stand alone”, che proteggono cioè la persona, i beni o il patrimonio indipendentemente da mutui o finanziamenti, che invece hanno caratterizzato l’operatività bancassicurativa nel comparto danni a lungo, anche per effetto della domanda elevata di coperture in questa direzione da parte del mercato. Questa mutazione dell’orientamento della distribuzione bancassicurativa rientra in un’evoluzione più ampia e complessiva dei modelli di servizio delle banche italiane, sempre più orientate ad ampliare la propria offerta dai servizi cosiddetti “core”, legati a finanziamenti e impieghi, a servizi in grado di rispondere alla pluralità delle esigenze sia della clientela retail che di quella corporate. In questo ambito uno dei cardini del cambiamento è di certo rappresentato dall’allargamento dell’offerta a soluzioni in grado di rispondere ai bisogni di protezione di famiglie e imprese.
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