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21 Novembre 2024 / 08:40
Credito, una ripartenza “operosa”

 
Credito

Credito, una ripartenza “operosa”

di Mattia Schieppati - 16 Febbraio 2021
Tra Recovery Fund e le nuove sfide della sostenibilità e della digitalizzazione, l’edizione 2021 di Credito al Credito mette al centro del dibattito il ruolo del settore finanziario nel sostenere la crescita di famiglie e imprese. Appuntamento (online) il 25 e 26 febbraio con i protagonisti del mercato e con i temi chiave dei nuovi paradigmi post-Covid
Secondo i dati riportati dall’ABI Monthly Outlook di febbraio, a gennaio 2021, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,5% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni). Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a dicembre 2020 sono 20,7 miliardi di euro (tornando sui livelli di luglio 2009), in riduzione rispetto ai 23,5 di novembre 2020 (-2,8 miliardi pari al -12,1%), ai 27 miliardi di dicembre 2019 (-6,3 miliardi pari a -23,4%) e ai 31,9 miliardi di dicembre 2018 (-11,2 miliardi pari a -35,1%).
Secondo quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale sul credito bancario (Bank Lending Survey – Gennaio 2021), riportata sempre nel Monthly Outlook, «nel quarto trimestre del 2020 i criteri di erogazione dei prestiti alle imprese sono rimasti nuovamente invariati riflettendo una sostanziale stabilità dei fattori sottostanti. Anche le politiche di offerta applicate ai prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni non hanno registrato variazioni dopo il lieve irrigidimento riportato nel trimestre precedente. I termini e le condizioni generali applicati sui finanziamenti alle imprese e sui mutui alle famiglie sono rimasti stabili. Per il trimestre in corso gli intermediari prevedono che le politiche di offerta registreranno un moderato irrigidimento per le imprese e un allentamento di pari intensità per i mutui. È proseguito l’aumento della domanda di prestiti da parte delle imprese seppure a ritmi più contenuti rispetto ai due trimestri precedenti; la dinamica della domanda continua a riflettere la perdurante scarsità di scorte e capitale circolante, maggiori esigenze di rifinanziamento nonché un calo dell’autofinanziamento. Dopo il rimbalzo segnalato nel trimestre precedente la domanda di mutui delle famiglie è rimasta invariata. Per il trimestre in corso le banche si attendono un ulteriore, seppure più contenuto, incremento della richiesta di fondi da parte delle imprese; la domanda di mutui da parte delle famiglie rimarrebbe sostanzialmente invariata».
È da questi ultimi dati disponibili, ma indicativi degli andamenti in atto, che si può partire per inquadrare lo scenario all’interno del quale si giocheranno le due giornate di confronto e approfondimento dell’edizione 2021 di Credito al Credito, l'evento di riferimento per gli specialisti del credito alle famiglie e alle piccole imprese promosso dall’ABI e organizzato in collaborazione con Assofin, in programma i prossimi 25 e 26 febbraio. Titolo di questa edizione, che vuole essere un elemento di ripartenza dopo un anno – e tutt’ora in una fase – di emergenza e incertezza, è “Operosi per natura”: un claim che ben sintetizza uno spirito volto alla positività e alla concretezza del costruire, del credito come strumento orientato a porre le basi per uno sviluppo positivo delle persone e delle imprese.
Anche quest’anno – in una versione completamente digitale – il panel di relatori coinvolti e le sessioni attraverso le quali si sviluppa il programma confermano come l’appuntamento rappresenti un’occasione di confronto estremamente qualificato per ragionare su più piani di orizzonte, che vanno dallo scenario macro-economico alle evoluzioni normative, dall’analisi dell’andamento del credito erogato ai trend emergenti, dalla gestione dei crediti problematici fino ai nuovi modelli di risk management e alle innovazioni tecnologiche che consentono di percorrere nuove opportunità. Temi di forte interesse per tutta l’industria bancaria, finanziaria e assicurativa che operano in Italia nel mercato retail e delle piccole imprese.
Ad aprire i lavori, giovedì 25, una sessione plenaria che prende di petto un tema di strettissima attualità, Invest Eu e Recovery Fund: un settore finanziario forte a sostegno dell’economia del Paese, che attraverso gli interventi dei due keynote speakers (Francesco Cannata, Vice Capo Servizio Regolamentazione e Analisi Macroprudenziale Banca d’Italia e Giacomo De Laurentis, Professore di Finanza Università Bocconi) e quindi con la tavola rotonda che metterà a confronto il Direttore Generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, Emanuele Orsini, Vice Presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco Confindustria e Luigi Taranto, Segretario Generale Confcommercio traccerà una mappa aggiornata e ad ampio spettro di una fase delicata e per molti aspetti decisiva quale quella che l’Italia (e, in generale, l’Europa) sta attraversando.
Un passaggio fondamentale per provare a dare uno sguardo aperto sull’immediato futuro, con i due temi sfidanti che porta al centro del dibattito la seconda parte della sessione plenaria, ovvero sostenibilità e digitalizzazione (Integrare la sostenibilità e sviluppare la digitalizzazione: obiettivi per l’Europa e sfide per le banche è il titolo della sessione che vedrà a confronto Roberta Zurlo, Chief Commercial Officer Banking and Credit Banca Widiba, Fabio Bonfanti, Accenture Italy Consulting Lead Accenture, Simone Capecchi, Executive Director CRIF e Alessandro Carpinella, Senior Partner Prometeia).
I lavori proseguono poi con le sessioni di tavole rotonde parallele che si sviluppano secondo i due macrofiloni che da sempre caratterizzano Credito al Credito: da un lato l’universo delle famiglie, tra nuovi bisogni, nuove modalità di relazione con gli intermediari finanziari e nuove opportunità nell’erogazione dei servizi rese possibili dalle tecnologie più avanzate; dall’altro la platea delle imprese, con l’impatto del Covid-19 sul credito alle aziende, le nuove leve di sviluppo date dall’attenzione alla sostenibilità e il tema sempre più decisivo della gestione dei crediti deteriorati.Per entrambi questi mondi, la pandemia ha rappresentato e sta rappresentando un cambio di prospettiva obbligato, la necessità (ma anche, per molti versi) l’opportunità di ridisegnare il rapporto con il mondo del credito, innescando magari logiche proattive, positive, orientate alla crescita. In maniera operosa, appunto.

Consulta qui il programma completo e i relatori di Credito al Credito 2021

 

A questo link puoi iscriverti per partecipare gratuitamente all’evento online

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