L’European Digital Identity (EUDI) Wallet garantirà a tutti i cittadini UE un sistema di autenticazione valido in tutta Europa con una gestione sicura dei dati personali e, collateralmente, aprirà nuovi scenari nell’ambito dell’accesso al credito. Lo ha illustrato a Credito e Finanza 2025 Andrea Danielli, CEO di Mopso, società specializzata nell’integrazione tra tecnologie digitali e compliance normativa.
Grazie a questo portafoglio digitale potranno essere conservati in un’unica applicazione documenti ufficiali di identità insieme ad altri ‘attributi’ personali — come occupazione, livello di reddito o titolo di studio. “Oltre a semplificare l’identificazione dei clienti, il wallet quindi potrà favorire l’erogazione di servizi digitali più rapidi e con minori rischi di frode”, spiega Danielli. “Nel credito al consumo, per esempio, potrà velocizzare la raccolta di informazioni per il calcolo del merito creditizio.”
Per verificarne l’efficacia, Mopso ha già condotto una sperimentazione all’interno della sandbox regolamentare di Banca d’Italia, in collaborazione con tre banche italiane: Illimity, Credem e Banca Reale. Il progetto ha testato l’uso del wallet nella fase di certificazione della clientela ai fini di antiriciclaggio. “Le informazioni fornite dal cliente per l’apertura di un conto sono state verificate e trasformate in credenziali inserite nel wallet. Questo permette di accedere ad altri servizi finanziari presentandosi con un vero e proprio ‘portafoglio antiriciclaggio’.”
Nel prossimo futuro, Mopso immagina uno scenario in cui anche enti pubblici come INPS o Agenzia delle Entrate diventeranno fornitori diretti di attributi qualificati, permettendo di attivare un credito al consumo in pochi minuti, direttamente in negozio, semplicemente scansionando un QR code che permetterà di condividere le informazioni contenute nel wallet con l’infrastruttura tecnologica dell’erogatore del credito. “Sarà così possibile erogare finanziamenti in tempi molto rapidi, con un rischio più basso da parte dell'intermediario bancario, proprio perché riceverà dei dati di qualità certificati e interoperabili”, prefigura Danielli.