UniCredit, a Reggio Emilia la prima filiale a impatto zero
-
12 Luglio 2012
Utilizzando le tecniche dell'edilizia bioecologica è stato ridotto di oltre il 70 per cento il fabbisogno energetico rispetto a uno sportello standard. Un impianto fotovoltaico installato sul tetto garantisce l'elettricità necessaria alla filiale
La prima filiale bancaria italiana a impatto zero è stata inaugurata da UniCredit a Reggio Emilia. Completamente ristrutturata secondo i canoni dell'edilizia bioecologica, l'agenzia rappresenta un modello per la massima riduzione dei consumi energetici ottenuta (oltre il 70% in meno rispetto a un normale sportello), l'auto produzione da fonte rinnovabile (fotovoltaico) del residuo fabbisogno energetico, il riutilizzo di materiali naturali per gli arredi.
Si tratta di un'iniziativa pilota che UniCredit ha voluto realizzare per sperimentare sul campo l'efficacia di tecnologie e soluzioni che possano poi essere adottate su larga scala per la propria rete distributiva per supportare la strategia di riduzione dell'impatto ambientale portata avanti dal Gruppo bancario.
Il progetto, messo a punto internamente dai tecnici di UniCredit Business Integrated Solutions è stato realizzato applicando le tecniche della Passivhaus, ovvero una struttura che assicura il benessere termico senza impianti di riscaldamento e raffrescamento convenzionali. Grazie all'ottimo isolamento, per esempio, gli apporti passivi di calore dell'irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente dalle apparecchiature d'ufficio e dagli occupanti sono quasi sufficienti a compensare le perdite di temperatura dell'involucro durante la stagione fredda. Il rimanente fabbisogno energetico, così come quello necessario al funzionamento degli impianti e delle strutture tecniche di supporto al lavoro all'interno della filiale, è soddisfatto con un impianto fotovoltaico installato sul tetto.
Un campionario di soluzioni green
La ristrutturazione ha compreso l'applicazione di un "cappotto esterno" su tutta la superficie muraria dell'edificio, portando l'isolamento fino al livello delle fondazioni per eliminare le dispersioni di calore e i ponti termici. Inoltre, sono stati svolti lavori per l'isolamento anche all'interno dell'edificio, in modo da evitare la risalita dei ponti termici dal livello del terreno, e sono stati montati serramenti con triplo vetro e quadrupla camera d'aria. Le acque piovane sono riutilizzate per gli usi quotidiani della filiale.
Il progetto ha puntato quanto più possibile al risparmio dell'energia per l'illuminazione, attraverso l'utilizzo dei solar tube che convogliano la luce naturale all'interno dell'edificio integrandosi al sistema di illuminazione artificiale interamente LED e dotato di sensori di presenza e luminosità. Questi sistemi artificiali, così come gli strumenti di lavoro, sono alimentati dall'energia prodotta da pannelli fotovoltaici collocati sulla copertura dello stabile. La distribuzione dell'aria è pensata nel controsoffitto dei locali, in modo da ottimizzare l'utilizzo e la flessibilità dello spazio nonché il funzionamento dello stesso impianto.
All'interno la filiale, anche nello svolgimento delle sue funzioni operative, incarna la filosofia dell'ottimizzazione delle risorse (di qualsiasi tipo siano: tempo, spazio, energia, etc
) e della sostenibilità ambientale, attraverso l'utilizzo di poche compartimentazioni chiuse e aumentando, in chi si trova all'interno, la percezione di trovarsi in una parte del tutto, ovvero l'ambiente.
Anche per gli arredi all'interno della filiale si è optato per l'utilizzo di legno riciclato, con una vita precedente (scarti, trabattelli e cavalletti in legno, ripiani provvisori, ecc
) ri-impiegati per le postazioni operative e per la creazione di un elemento, un albero, simbolo della sostenibilità ambientale all'interno della filiale stessa. Al primo piano l'area di attesa è invece declinata tramite arredi in cartone alveolare, sedute, panche, librerie, coerenti con l'idea di sobrietà e rispetto delle risorse collettive.
La vocazione verde di UniCredit
Quello della sostenibilità ambientale è un obiettivo che UniCredit persegue ormai da alcuni anni e che si articola in diversi capitoli:
Finanziamenti alla green economy: la banca è molto attiva nel finanziamento delle rinnovabili, con un portafoglio crediti di oltre 8,1 MLD , di cui 53% nel fotovoltaico, 37% nell'eolico.
Riduzione della propria impronta di carbonio grazie a una articolata serie di buone prassi, a fine 2011 UniCredit è già arrivata - rispetto al 2008 - a circa 15% di riduzione di emissioni di CO2 legate alle proprie attività rispetto all'obiettivo di un taglio del 30% entro il 2020.
Servizi di efficienza energetica per le abitazioni dei dipendenti: è stato recentemente arricchito il servizio di consulenza, progettazione e selezione dei fornitori per l'efficientamento energetico delle abitazioni dei dipendenti, supportato da forme di finanziamento agevolate.
Sviluppo dell'attività imprenditoriale nel settore della green economy: UniCredit e Fondazione WWF Italia hanno costituito Officinae Verdi, la prima società di servizi energetico ambientali in Italia che si occupa di consulenza, progettazione, finanziamento e star up di iniziative economiche di sostenibilità e generazione distribuita.