Terremoto, da Fondazioni e Intesa Sanpaolo 15 milioni a favore delle Pmi
di Paola Fabi
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19 Giugno 2017
Nasce un Fondo per finanziare gli investimenti delle piccole realtà produttive e commerciali colpite dal sisma
A dieci mesi dal terremoto che ha devastato il Centro Italia, le iniziative di solidarietà non si fermano. Una "boccata d'ossigeno" alle piccole imprese danneggiate dal sisma arriva dalla raccolta effettuata da Acri tra le Fondazioni di origine bancaria: 15 milioni di euro di finanziamenti per investimenti destinati al ripristino o alla riconversione dell'attività aziendale o per esigenze di liquidità.
Una possibilità importante per i piccoli imprenditori grazie a un Fondo alimentato dalle Fondazioni e costituito presso Intesa Sanpaolo, che così finanzierà, a tassi contenuti, fino al 100% dei costi sostenuti dal beneficiario, con un massimo di 30 mila euro. La durata massima del prestito sarà di 60 mesi per finanziamenti destinati al sostegno di investimenti; di 36 mesi per sostenere la liquidità.
L'iniziativa - presentata a Roma da Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Associaszione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, Carlo Messina, consigliere delegato e chief executive officer di Intesa Sanpaolo, e Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno - ha l'obiettivo di agevolare l'accesso al credito di piccole realtà produttive e commerciali, che soprattutto a causa degli effetti del sisma possono avere maggiori difficoltà nell'offrire le necessarie garanzie all'ottenimento di un finanziamento.
I soldi messi a disposizione dalle Fondazioni, e destinati al Fondo, sono state affidate da Acri alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che nei giorni scorsi ha stipulato una convezione con Intesa San Paolo per l'accesso ai finanziamenti.
L'azienda che intende chiedere un finanziamento deve presentare domanda presso una filiale del gruppo Intesa Sanpaolo e per conoscenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. La banca poi effettuerà la valutazione e assumerà la necessaria delibera, dandone comunicazione alla Fondazione. Ciascun finanziamento concesso dalla banca sarà assistito da una garanzia a valere sul Fondo di importo pari all'80% del credito. La consistenza del Fondo, attualmente pari a 3 milioni di euro, potrà' essere incrementata in ragione degli eventuali interessi maturandi.
"In questi anni le Fondazioni di origine bancaria ricordato con orgoglio Guzzetti - sono intervenute insieme sul fronte di molte emergenze e con il loro contributo si sono impegnate soprattutto a mantenere coeso il tessuto sociale ed economico dei luoghi colpiti, indirizzando le erogazioni verso iniziative postemergenziali, puntuali e mirate, individuate sulla base di valutazioni congiunte con le Fondazioni operanti sui territori coinvolti. Anche in questo caso abbiamoscelto di operare in tal modo, indirizzando il nostro supporto verso quelle piccole realtà produttive e commerciali che sono il connettivo delle economie locali". A questa iniziativa, ha continuanto Guzzetti, se ne aggiunge anche un'altra, realizzata nell'ambito del piano di contrasto alla povertà educativa minorile realizzata, insieme al Governo e al Terzo settore, grazie a un apposito Fondo alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria, per tre anni dal 2016 al 2018, con 120 milioni di euro all'anno: le quattro regioni colpite dal terremoto riceveranno 2,5 milioni di euro, specificatamente riservati per loro, che andranno ad aggiungersi alle risorse che esse si aggiudicheranno tramite i bandi standard alimentati dal Fondo stesso.
Per Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, sono soprattutto le piccole imprese "che più rappresentano le tipicità produttive di questi luoghi, ad avere necessità di risorse per rilanciare gli investimenti e poter ripartire. È nostro compito accompagnare e agevolare un percorso di ripresa: l'iniziativa voluta da Acri ci vede pienamente partecipi con un ruolo propulsivo. Sosterremo l'accesso al credito a tassi contenuti, fino a coprire completamente tutte le esigenze di liquidità previste dai piani di sviluppo delle aziende. Un ulteriore e significativo contributo, quello presentato oggi, che si aggiunge agli importanti interventi che il nostro Gruppo ha già attivato a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma".
La tragedia che ha colpito le regioni centrali, secondo Vincenzo Marini Marini, "ha messo in forse la sopravvivenza del modello antropologico grazie al quale si è mantenuta la presenza di comunità nell'entroterra e si sono conservati valori, tradizioni e culture che, altrimenti sarebbero andati persi". E proprio in questo senso va vista la nascita del Fondo che "è sì un atto di solidarietà e di condivisione, ma costituisce anche un forte sostegno, tramite un aiuto alle attività economiche, a mantenere unite e coese quelle comunità. Penso, dunque, che le comunità colpite l'apprezzeranno non solo per l'aiuto finanziario, ma anche per il segnale culturale che essa rappresenta in termini di attenzione ai legami di comunità e all'esigenza di poter continuare, dopo questo tragico sisma, in un percorso di dignità economica".
A dieci mesi dal terremoto che ha devastato il Centro Italia, le iniziative di solidarietà non si fermano. Una "boccata d'ossigeno" alle piccole imprese danneggiate dal sisma arriva dalla raccolta effettuata da Acri tra le Fondazioni di origine bancaria: 15 milioni di euro di finanziamenti per investimenti destinati al ripristino o alla riconversione dell'attività aziendale o per esigenze di liquidità.
Una possibilità importante per i piccoli imprenditori grazie a un Fondo alimentato dalle Fondazioni e costituito presso Intesa Sanpaolo, che così finanzierà, a tassi contenuti, fino al 100% dei costi sostenuti dal beneficiario, con un massimo di 30 mila euro. La durata massima del prestito sarà di 60 mesi per finanziamenti destinati al sostegno di investimenti; di 36 mesi per sostenere la liquidità.
L'iniziativa - presentata a Roma da Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Associaszione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, Carlo Messina, consigliere delegato e chief executive officer di Intesa Sanpaolo, e Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno - ha l'obiettivo di agevolare l'accesso al credito di piccole realtà produttive e commerciali, che soprattutto a causa degli effetti del sisma possono avere maggiori difficoltà nell'offrire le necessarie garanzie all'ottenimento di un finanziamento.
I soldi messi a disposizione dalle Fondazioni, e destinati al Fondo, sono state affidate da Acri alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che nei giorni scorsi ha stipulato una convezione con Intesa San Paolo per l'accesso ai finanziamenti.
L'azienda che intende chiedere un finanziamento deve presentare domanda presso una filiale del gruppo Intesa Sanpaolo e per conoscenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. La banca poi effettuerà la valutazione e assumerà la necessaria delibera, dandone comunicazione alla Fondazione. Ciascun finanziamento concesso dalla banca sarà assistito da una garanzia a valere sul Fondo di importo pari all'80% del credito. La consistenza del Fondo, attualmente pari a 3 milioni di euro, potrà' essere incrementata in ragione degli eventuali interessi maturandi.
"In questi anni le Fondazioni di origine bancaria ricordato con orgoglio Guzzetti - sono intervenute insieme sul fronte di molte emergenze e con il loro contributo si sono impegnate soprattutto a mantenere coeso il tessuto sociale ed economico dei luoghi colpiti, indirizzando le erogazioni verso iniziative postemergenziali, puntuali e mirate, individuate sulla base di valutazioni congiunte con le Fondazioni operanti sui territori coinvolti. Anche in questo caso abbiamoscelto di operare in tal modo, indirizzando il nostro supporto verso quelle piccole realtà produttive e commerciali che sono il connettivo delle economie locali". A questa iniziativa, ha continuanto Guzzetti, se ne aggiunge anche un'altra, realizzata nell'ambito del piano di contrasto alla povertà educativa minorile realizzata, insieme al Governo e al Terzo settore, grazie a un apposito Fondo alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria, per tre anni dal 2016 al 2018, con 120 milioni di euro all'anno: le quattro regioni colpite dal terremoto riceveranno 2,5 milioni di euro, specificatamente riservati per loro, che andranno ad aggiungersi alle risorse che esse si aggiudicheranno tramite i bandi standard alimentati dal Fondo stesso.
Per Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, sono soprattutto le piccole imprese "che più rappresentano le tipicità produttive di questi luoghi, ad avere necessità di risorse per rilanciare gli investimenti e poter ripartire. È nostro compito accompagnare e agevolare un percorso di ripresa: l'iniziativa voluta da Acri ci vede pienamente partecipi con un ruolo propulsivo. Sosterremo l'accesso al credito a tassi contenuti, fino a coprire completamente tutte le esigenze di liquidità previste dai piani di sviluppo delle aziende. Un ulteriore e significativo contributo, quello presentato oggi, che si aggiunge agli importanti interventi che il nostro Gruppo ha già attivato a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma".
La tragedia che ha colpito le regioni centrali, secondo Vincenzo Marini Marini, "ha messo in forse la sopravvivenza del modello antropologico grazie al quale si è mantenuta la presenza di comunità nell'entroterra e si sono conservati valori, tradizioni e culture che, altrimenti sarebbero andati persi". E proprio in questo senso va vista la nascita del Fondo che "è sì un atto di solidarietà e di condivisione, ma costituisce anche un forte sostegno, tramite un aiuto alle attività economiche, a mantenere unite e coese quelle comunità. Penso, dunque, che le comunità colpite l'apprezzeranno non solo per l'aiuto finanziario, ma anche per il segnale culturale che essa rappresenta in termini di attenzione ai legami di comunità e all'esigenza di poter continuare, dopo questo tragico sisma, in un percorso di dignità economica".