Se il mare di Milano diventa Central Park
di Chiara Padua
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13 Settembre 2019
Una società per azioni per far crescere e migliorare l’Idroscalo di Milano. Numerosi partner privati e pubblici coinvolti, tra cui Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Fondazione Cariplo. Per dare nuovo impulso al progetto con iniziative culturali, sportive, artistiche ...
Nella cornice di Le Jardin au Bord du Lac, tra cuscini colorati in un ampio parco verde, è stato illustrato ieri il progetto per il nuovo Idroscalo di Milano. Inaugurato nel 1930 come aeroporto per idrovolanti, l’Idroscalo ha adesso una sua governance e autonomia: il presidente dell’Istituzione Idroscalo, Paolo Taveggia, già direttore generale del Milan, ha raccontato ai numerosi presenti cosa c’è nel futuro di questo parco. C’è valorizzazione, accessibilità, promozione dello sport, dell’arte, dell’ambiente, dell’intrattenimento. C’è l’intenzione di farlo diventare un momento di visita irrinunciabile per chi arriva in città, così come per i milanesi e coloro che vivono nell’hinterland. Un po’ come fosse Central Park. I numeri (positivi) e le caratteristiche per raggiungere l’obiettivo non mancano: un’area di 1,6 milioni di mq a soli 8 km da piazza Duomo, oltre 5000 alberi – nel giardino della vita, i cittadini possono adottare le piante e arricchire il patrimonio del parco, 15 diversi roseti sull'isola delle Rose, 2265 posti auto, 5 aree interne di servizio, 120 mq di palco sull'acqua con camerini, spogliatoi e uffici, 940 posti in tribuna, 2 terrazze, 400mila mq di verde e aree pavimentate da allestire, 800 mila mq superficie d'acqua, 1 teatro, 4 sale multifunzionali, 22 sport praticabili (tra cui il wakeboard e il surf). Principalmente frequentato da famiglie, giovani e sportivi, Idroscalo è attualmente l’unico impianto olimpico di Milano e presto sarà collegato alla città dalla linea M4 in costruzione in questi mesi.
Se tutto questo non bastasse, l’istituzione – che coinvolge anche altri enti del territorio interessati dal Parco, ovvero i Comuni di Milano, Peschiera Borromeo, Segrate e Regione Lombardia – sta investendo in nuovi progetti e asset, volti ad aumentare il numero di sport praticabili, a destagionalizzare le visite, ad accrescere la riconoscibilità del parco presso i cittadini, anche migliorando la comunicazione su sito web e social network, a interessare un numero di partner sempre maggiore. Allo stato attuale, Idroscalo è già stato scelto da numerose aziende per servizi fotografici, cene aziendali, business meeting, ma l’interesse dell’Istituzione è quello di condividere maggiormente con i propri partner strategie, obiettivi e le eventuali nuove offerte di servizi.
Tra i partner già esistenti anche Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che ha permesso la creazione e messa in posa di una serie di sculture che costeggiano per di più di un chilometro lo specchio d’acqua e che sono state realizzate da artisti famosi del calibro di Giacomo Manzù ed emergenti, grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, l’Associazione Amici dell’Accademia di Brera e lo Studio Copernico.
A questi si è aggiunta Fondazione Cariplo che ha dato nuovo impulso al progetto, implementando il Parco dell’Arte e creando il Museo Giovani Artisti.
Il tassista che mi ha riportato a casa mi ha detto che ha imparato a nuotare nelle acque dell’Idroscalo, perché nei decenni scorsi era “il mare dei poveri”. Si sta lavorando affinché sia il parco di tutti e sia bellissimo.