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19 Dicembre 2024 / 17:08
 
Open banking: sta per iniziare una nuova era

 
Pagamenti

Open banking: sta per iniziare una nuova era

di Mattia Schieppati - 22 Febbraio 2023
Un’analisi degli ambiti di sviluppo del mercato, attraverso soluzioni e best case concrete e innovative presentate da Federico Masi, Ceo di FlowPay
Lo sviluppo dei sistemi di open banking/open finance, dopo le prime sperimentazioni, è entrato nella sua fase matura. Quali sono, oggi, gli ambiti di sviluppo più interessanti? Quali quelli più strategici per le aziende che operano in questo mercato? Lo chiediamo a Federico Masi, Ceo di FlowPay.«Abbiamo grandi aspettative in merito alla nuova era dell’open banking alla quale l’ecosistema finanziario italiano si sta approcciando, forse però è presto per definirla “matura”», spiega Masi. «Esistono ancora alcuni ostacoli che impediscono la piena diffusione e il pieno funzionamento delle funzionalità di base e, come spesso ci troviamo a raccontare, l’impedimento fondamentale sta nella diffidenza. Funzionalità di pagamento efficaci, informazioni chiare di ritorno ai TPP (Third Party Providers) e approccio collaborativo sono le mancanze principali dell’open banking in Italia, ma assistiamo con soddisfazione a una graduale accettazione della novità con conseguente adeguamento alla normativa, che anche se lento, appare inesorabile. Ci sono funzioni di pagamento ancora inesplorate o non sviluppate aperte dalla PSD2 che sono invece estremamente interessanti e siamo abbastanza certi nel definirci il primo istituto di pagamento autorizzato a sviluppare soluzioni in questa direzione; in particolare, al momento, stiamo rilasciando prodotti e funzionalità per il caso d’uso dei pagamenti massivi (bulk payments), degli split payments, dei pagamenti condizionati e di pagoPa».

Quali sono i principali bisogni che vedete emergere dal mercato?

Digitalizzazione, velocità, integrabilità e copertura del servizio sono le prerogative che il mercato ci ha dimostrato di volere a tutti i costi e ci siamo adeguati fin da subito alla domanda, fornendo ai nostri utenti e partner dei meccanismi di fallback. Questo si traduce nell’offerta di canali di incasso e pagamento, come l’acquiring con carta o SDD, ogni volta che un tentativo di transazione Open Banking fallisce per responsabilità della banca.  Il credito alle imprese è un altro tema emergente; considerate le mutate condizioni del costo del denaro, le PMI si trovano più in difficoltà nel reperire fondi. Seppure FlowPay non sia un soggetto direttamente coinvolto nell’industria dei finanziamenti, può rappresentare un partner strategico sia dell’impresa che dei finanziatori, potendo reperire le informazioni dai conti e supportare l’impresa nella gestione della liquidità o la banca nell’arricchimento degli algoritmi di calcolo del merito creditizio.

Quali sono le soluzioni che meglio spiegano la "filosofia" di FlowPay?

Le soluzioni che maggiormente rappresentano il nostro modus operandi e la nostra visione sono quelli che vedranno la luce nei primi mesi di quest’anno: pagamenti massivi, split payments e pagamenti condizionati. Sviluppando questi nuovi use case di pagamento, abbiamo portato l’open banking a uno step evolutivo superiore e inesplorato. I pagamenti massivi, o bulk payments, permettono ad esempio di eseguire una molteplicità di pagamenti attraverso un’unica transazione e un’unica procedura di sicurezza; FlowPay si prende quindi l’onere di ridistribuire le somme ai beneficiari indicati nelle fatture, negli IUV pagoPA o qualsiasi altra tipologia di disposizione. Gli split payments hanno origine invece da un’unica posizione debitoria che si traduce in un’unica transazione del debitore; parte però dal presupposto che i creditori siano più di uno, dunque FlowPay suddivide la somma versata sui vari account dei vari beneficiari indicati. L’ultimo use case, quello dei pagamenti condizionati, consiste nel definire a priori quale condizione debba sbloccare dei fondi acquisiti da FlowPay per conto di un creditore; al realizzarsi della stessa, il beneficiario riceve la somma dovuta. Innovazione nei pagamenti e tecnologia abilitante sono gli ingredienti della nostra partnership con Crédit Agricole ed Agos, che sono diventati soci di FlowPay a gennaio e con i quali stiamo costruendo un percorso di crescita e sviluppo che porterà alla luce tante innovazioni utili ai nostri e ai loro Partner.
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