Nexi-Sia: via libera definitivo alla fusione

Nessuna sorpresa nel percorso di fusione tra SIA e Nexi che porterà alla creazione del nuovo campione europeo dei pagamenti digitali. I CdA di Cassa Depositi e Prestiti, CDP Equity, Mercury Uk, oltre a quelli delle due società coinvolte, hanno sottoscritto accordi definitivi e vincolanti per l'operazione che prevede l'incorporazione di SIA in Nexi, con CDP azionista di riferimento del gruppo. In parallelo sta procedendo anche l'acquisizione di Nets, il più grande player dei pagamenti nei Paesi nordici, altro pilastro della strategia di creazione di una PayTech europea, ma dal cuore italiano, voluta da Paolo Bertoluzzo (nella foto).

Il closing della fusione Nexi-SIA è confermato nel terzo trimestre del 2020, anticipato dal passaggio di Nets sotto il controllo della società italiana, previsto entro giugno. Al termine di tutte le operazioni Cdp Equity avrà 17% del capitale della “grande Nexi”, restando sempre primo socio, seguita da Mercury al 10% e Intesa Sanpaolo al 5%.

Nexi e SIA si presentano alla fusione forti di risultati positivi registrati nel 2020, anche se la pandemia ha avuto impatti rilevanti.

Nell'anno appena chiuso, il Gruppo Nexi ha registrato – si legge in una nota - “una solida performance finanziaria nonostante il Covid-19 con un EBITDA pari a 601,4 milioni di euro, in aumento del 2.5% a/a”. L’EBITDA Margin è stato pari al 58%, in crescita di 3 p.p. rispetto al livello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, anche grazie all'attuazione del piano di contenimento costi da più di 100 milioni di euro. Nel quarto trimestre l'EBITDA è stata pari a 172,5 milioni di euro, in aumento dell'8,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Lieve flessione (-2,8%) per i ricavi, pari a 1.043,9 milioni di euro. Nel quarto trimestre 2020, a causa della seconda ondata del Covid-19, i ricavi si sono attestati a 290,3 milioni di euro (-0,7% a/a).

Il Gruppo SIA, sotto la guida di Nicola Cordone, nel 2020 ha registrato ricavi consolidati pari a 748 milioni di euro, in aumento del 2% a/a, interamente su base organica, di cui circa il 50% generato da attività ricorrenti. I ricavi mantengono, inoltre, una diversificazione geografica in linea con il 2019 con il 68% in Italia e 32% all’estero. L’EBITDA ha raggiunto i 285 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente con un margine EBITDA al 38%. Positivo anche il quarto trimestre 2020: i ricavi sono aumentati del 7% rispetto al trimestre precedente, arrivano a 222 milioni di euro, mentre l’EBITDA è pari a 89 milioni di euro con un incremento del 13% rispetto al terzo trimestre.