Nasce Orange Bank: le telco sfidano le banche

Avrà inizio in Francia il prossimo 6 luglio la prima vera sfida di un operatore di telecomunicazioni alle banche in Europa. Orange, gigante telefonico ed ex monopolista nazionale, ha infatti deciso di lanciare Orange Bank, una banca 100% mobile, accessibile via app, con zero spese di gestione e prelievi gratuiti. Insomma, dopo essere entrata nel settore lo scorso anno acquisendo la banca online del gruppo Groupama, Orange ora vuole fare sul serio e punta a imporsi sul mercato con un'offerta innovativa e molto aggressiva. Obiettivi: break even entro 5 anni, e 2 milioni di clienti in 10 anni. Un traguardo giudicato possibile considerando che 1 cliente su 3 della compagnia si è dichiarato interessato ad aprire un conto corrente.

"È un nuovo capitolo importante della nostra storia che si apre. Orange è adesso anche una banca. E una banca con l'esperienza del cliente al centro del suo modello", ha dichiarato l'AD Stéphane Richard.

I primi a sperimentare Orange Bank saranno i dipendenti dell'azienda telefonica, che potranno aderire dal prossimo 15 maggio. Tutti gli altri dovranno invece attendere i primi di luglio, data ufficiale di inizio per il grande pubblico. Inizialmente opererà solo in Francia, ma è stato già annunciato che presto espanderà le proprie attività anche in Francia e Belgio.

Ma come sarà la nuova banca? Dalle prime indiscrezioni non avrà caratteristiche particolarmente diverse da quelle di tutti i nuovi competitor che stanno entrando nel settore bancario approfittando delle basse barriere all'entrata garantite delle tecnologie digitali e dall'attuale normativa. Pur essendo una mobile bank, adotterà però un modello "phygital", potendo contare su i 140 punti vendita Orange distribuiti sul territorio, all'interno dei quali sarà creato un corner Orange Bank dove ricevere assistenza da operatori specializzati per l'apertura del conto. Inoltre, è stato annunciato l'utilizzo di botchat e nuove tecnologie per garantire un'esperienza personalizzata al cliente. Non sarà richiesto un reddito e i servizi avranno costi molto ridotti rispetto alla concorrenza tradizionale. Nell'offerta rientra anche il credito al consumo, mentre mutui e assicurazioni saranno disponibili solo in un secondo momento.