I pagamenti, un mercato in rapida evoluzione: dal fisico al digitale
A cura della redazione
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25 Novembre 2024
La piattaforma D1 di Thales come risposta alla crescente richiesta di digitalizzazione perché consente di modernizzare l’infrastruttura IT delle banche
I servizi digitali di pagamento stanno crescendo a un ritmo sempre più rapido. Si stima che nel 2028 il valore globale dei pagamenti su carta virtuale sarà di 174 mld di dollari, con un incremento del 30% rispetto al 2023. Inoltre, l’88% delle interazioni tra banca e consumatore oramai avviene tramite smartphone. In questo scenario di dirompente trasformazione digitale le Banche, trovandosi anche in un contesto di forte competizione con le fintech, devono attrezzarsi sia dal punto di vista della normativa, sia dal punto di vista tecnologico.
La piattaforma D1 di Thales è la risposta a questa crescente richiesta di digitalizzazione perché consente di modernizzare l’infrastruttura IT delle banche implementando tutte le funzionalità della carta come la generazione di carte virtuali in tempo reale, il monitoraggio dell'ordine e della consegna della carta, la scelta del codice personale, etc. Si tratta di una piattaforma basta su cloud in grado di integrare le componenti digitali alle carte fisiche che consente alle Banche emittenti di accedere via web a un’ampia gamma di servizi. Le carte fisiche e digitali possono essere ordinate, configurate e utilizzate dai titolari tramite l’app mobile della banca emittente.
Simone Suriano, Digital Payment, Sales Director di Banking & Payment Services in Thales, illustra i dati più rilevanti di questa transizione. «L’obiettivo di Thales è abilitare i servizi digitali a 500 milioni di utenti entro il 2028. La nostra piattaforma SaaS (Solution as a Service ndr) supporta le Banche in questa transizione e apporta già da subito numerosi vantaggi. Stimiamo che circa il 20% delle carte fisiche vengano annualmente ri-emesse perché deteriorate, perdute o rubate e i tempi per la ri-emissione sono di circa 5-7 giorni. Grazie alla piattaforma Thales D1 la carta virtuale o su wallet digitale viene ri-emessa in tempo reale». E aggiunge: «Le notifiche inviate ai clienti tramite app sono sicuramente molto utili, ma va considerato che oltre il 60% dei clienti le disattiva perché le ritiene poco rilevanti, se non adeguatamente configurate o personalizzate. La nostra piattaforma consente all’utente di scegliere quali notifiche desidera ricevere».
Non solo servizi digitali, Thales è al primo posto per numero di carte fisiche emesse, con una quota di mercato del 25% a livello globale e del 45% in Italia, quasi una carta su due nel nostro Paese è prodotta da Thales.
Per Thales i pagamenti sono anche uno strumento per fare sviluppo in maniera sostenibile. Conclude Suriano: «Da oltre dieci anni lavoriamo per introdurre soluzioni ecocompatibili e soppiantare le “vecchie” carte in Pvc. Oggi il 50% delle carte prodotte da Thales è ecocompatibile, grazie all’utilizzo sia di Pvc riciclato usando le plastiche recuperate dagli oceani, sia usando materiali biodegradabili, come ad esempio una sostanza ricavata dall’amido di mais. Il nostro programma prevede molte iniziative, tra tutte voglio ricordare il progetto pilota per la raccolta delle carte scadute avviato in Brasile, con una cassetta nelle filiali bancarie dove l’utente infila la vecchia carta di plastica e da solo avvia il processo di distruzione, girando una manovella e sentendosi quindi protagonista della prima fase di riciclaggio. Le parole chiave della strategia di Thales BPS per il futuro sono, quindi, Innovazione, Inclusione e Sostenibilità».