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19 Marzo 2024 / 08:24
 
Fondazione di Venezia: creatività e cultura per il territorio

 
Banche e Cultura

Fondazione di Venezia: creatività e cultura per il territorio

di Maddalena Libertini - 17 Marzo 2023
Messi a gara complessivamente 330.000 euro per progetti dedicati alla creatività artistica e culturale da realizzare nella città metropolitana di Venezia. Ma anche iniziative educative, socioculturali e civiche promosse direttamente sul territorio dalla Fondazione e da M9 - Museo del '900
Nel periodo 2019-2021 i consumi culturali degli italiani fuori casa hanno subito una drastica riduzione: oltre l’80% in meno è andato al teatro al e cinema; i fruitori di musei e mostre sono scesi del 72%; il 62% in meno ha visitato siti archeologici e monumenti; e i concerti classici o di altro genere hanno perso tra tra il 70 e l’80% del loro pubblico. Questi numeri, tratti dal 18° Rapporto Annuale Federculture 2022, sono stati chiaramente determinati dalle chiusure forzate imposte dai lockdown ma, per altri versi, potrebbero essere indicativi di una tendenza di cambiamento delle abitudini culturali. Non bisogna dimenticare poi che questa contrazione ha comportato un corrispondente calo di 55.000 unità degli occupati del settore, pari al 6,7% contro il 2,4 % della variazione dell’occupazione totale.
Da questa premessa prende le mosse il Bando Cultura 2023 della Fondazione di Venezia, fondazione di origine bancaria nata nel 1992 dalla Cassa di Risparmio di Venezia, che mette a disposizione 250.000 mila euro per supportare la realizzazione di progetti culturali innovativi nell’ambito della creatività artistica. Tra gli intenti che si propone il nuovo Bando Cultura c’è favorire il riavvicinamento alla produzione e alla fruizione dell’arte in tutte le sue declinazioni da parte degli abitanti della città metropolitana di Venezia, con particolare attenzione ai giovani e alle fasce fragili della popolazione. Un altro obiettivo è quello di rafforzare la rete e le competenze che operano nel territorio in modo da rendere le progettualità sostenibili e durature.
Il bando, pubblicato a inizio marzo sul sito della Fondazione di Venezia al link https://www.fondazionedivenezia.org/archivio-attivita/bando-cultura-2023/ con scadenza al 30 aprile, lascia ampio margine di manovra rispetto all’ambito artistico del progetto da realizzare: pittura, scultura, fotografia, letteratura, cinema, video-arte, teatro, musica, danza, balletto, arti performative e altre forme di arte applicata. Saranno prese in considerazione anche proposte di organizzazione di residenze d’artista finalizzate alla realizzazione di opere e produzioni artistiche, i festival d’arte performativa e i concorsi artistici e letterari. I vincitori, scelti tra enti, associazioni e fondazioni senza scopo di lucro con sede legale all’interno della Città Metropolitana di Venezia, avranno 18 mesi per lo svolgimento del proprio progetto che dovrà avere luogo nello stesso territorio. Il contributo della Fondazione di Venezia sarà compreso fra un minimo di 3.000 e un massimo di 15.000 euro, indipendentemente dal costo complessivo dell’iniziativa.
“Il Bando Cultura elaborato per il 2023 – sottolinea Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia – conferma la nostra attenzione verso la fitta rete di enti, associazioni e fondazioni che contribuiscono con la loro azione ad animare la vita culturale della città con un’offerta di qualità, ricca nella diversità dei linguaggi e delle forme espressive, nella pluralità dei pubblici che sa coinvolgere. Si tratta di un investimento strategico nell’ambito della nostra attività, e di un’azione molto concreta attraverso la quale la Fondazione interpreta la propria missione a favore della città e delle sue comunità.”
La Fondazione di Venezia cambia pelle
Nata con una precisa finalità culturale trent’anni fa, la Fondazione di Venezia ha avuto una storia molto legata alla fotografia. Oltre a possedere i fondi fotografici Zannier e De Maria, la fondazione aveva acquisito e restaurato lo storico edificio della Casa dei Tre Oci alla Giudecca, aperto nel 2012 e diventato rapidamente un polo di riferimento per le mostre di fotografia. A dicembre 2018 è stato poi inaugurato a Mestre M9 – Museo del ’900, uno spazio espositivo multimediale di nuova generazione dedicato alla storia del Novecento, un importante progetto nel quale è investito un quarto del capitale della fondazione.
 
Dal 2020 la presidenza di Michele Bugliesi ha impresso un nuovo corso, riconvertendo l’operatività della Fondazione di Venezia per andare incontro alle istanze socioeconomiche che emergevano dal territorio, facendo quindi crescere la componente sociale, educativa e ricreativa delle iniziative promosse. Concretamente, questa nuova direzione ha comportato la scelta di cedere la Casa dei Tre Oci al Berggruen Institute che ne farà il centro della sua attività in Europa con un programma di convegni, workshop, simposi e mostre, mantenendone quindi la vocazione culturale e ampliandola a una dimensione ancor più internazionale. È stato deciso anche un ridimensionamento della struttura della Fondazione di Venezia che lascerà l’attuale sede per trasferirsi a Palazzo Flangini, affacciato sul Canal Grande e raggiungibile in pochi minuti dalla stazione di Santa Lucia con un tragitto privo di barriere architettoniche. La mobilizzazione delle risorse consentirà di moltiplicare le attività ideate e promosse direttamente dalla fondazione per la cittadinanza. Ne è un esempio #nonsolocompiti, rivolto a studentesse e studenti tra gli 11 e i 14 anni e ai loro genitori. Grazie a collaborazioni istituzionali con il comune e la regione e con la rete della comunità educante, sono stati attivati degli spazi educativi, aggregativi e ricreativi per i preadolescenti e le loro famiglie, frequentati attualmente da circa 300 ragazzi.
La vendita della Casa dei Tre Oci, però, non interrompe definitivamente il legame con la fotografia per Fondazione di Venezia. La fondazione entra infatti a far parte del neonato progetto espositivo accanto a Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini, le Stanze della Fotografia, che inaugurerà il 29 marzo. Il contributo iniziale è di natura economica e diventerà in futuro forse anche una partecipazione più attiva nell’organizzazione di esposizioni.
 
La sinergia di comunità
Alle risorse veicolate dal Bando Cultura 2003 si aggiunge un ulteriore contributo di 80.000 euro della Fondazione di Venezia a favore delle Fondazioni di Comunità – Clodiense, Riviera Miranese, Santo Stefano e Terra d’Acqua – che avvieranno analoghe iniziative per la relativa area territoriale di riferimento.
Per rafforzare la costruzione di sistemi di rete e dare continuità all’azione degli enti no-profit sostenuti, la Fondazione ha poi deciso di svilupparne le competenze in materia di tecniche di raccolta fondi e di presidio dei canali digitali individuando nella Rete del Dono il partner specializzato per il crowdfunding. A cinque progetti ritenuti particolarmente meritevoli sarà fornito un servizio di formazione e accompagnamento per la realizzazione di campagne di crowdfunding dedicate. La Fondazione riconoscerà a ciascuno di questi progetti un contributo aggiuntivo di importo massimo pari a 5.000 euro, proporzionato al successo della campagna.
 
Il museo M9 si apre all’arte contemporanea con Emilio Vedova
Il 14 marzo è stato presentato a Mestre il programma 2023 di M9 – Museo del ’900: è stata l’occasione per annunciare le novità previste per l’anno in corso e dare alcune anticipazioni per il triennio ma anche per condividere la strategia di crescita dell’istituzione culturale sia a livello nazionale e internazionale sia come riferimento per le scuole, le famiglie e le imprese del territorio. M9 è il primo museo dedicato alla storia materiale del Novecento in Italia ed è ospitato nell’edificio firmato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton che ha progettato l’intervento di rigenerazione urbana dell’intero isolato creando un nuovo polo culturale e commerciale a Mestre.
“Quest’anno – ha detto Luca Molinari, direttore scientifico del museo – M9 rafforza e rilancia in maniera orizzontale il grande sforzo prodotto negli ultimi due anni per rinforzare e ampliare il rapporto con il suo pubblico. L’idea di M9 come casa aperta si estende ulteriormente nel dialogo con le associazioni di territorio, i festival e la crescita della nostra offerta educativa per bambini e adulti; comincia il lavoro di revisione e attualizzazione della mostra permanente e si amplia il nostro programma di mostre temporanee. Vogliamo sempre di più che M9 sia percepito come un museo del XX e XXI secolo per guardare al futuro e offrire strumenti originali e divertenti con cui crescere insieme”.
Nel 2023 l’allestimento del percorso del museo si arricchisce di due novità: la M9 Room, uno spazio di 400 metri quadri destinato ad allestimenti immersivi che andranno a integrare la mostra permanente, e una nuova installazione dedicata a MudiMed, il primo museo digitale della storia del metodo scientifico in medicina realizzato da Novartis Italia in collaborazione con il Ministero della Cultura e alcuni dei più prestigiosi musei d’Italia.
La programmazione delle esposizioni temporanee da qui al prossimo triennio partirà con la collaborazione con una realtà identitaria di Venezia, la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, che ha ideato e progettato per il museo “Rivoluzione Vedova” (5 maggio - 26 novembre 2023). Curata da Gabriella Belli e allestita dallo Studio Alvisi Kirimoto, “Rivoluzione Vedova” porta l’arte contemporanea in M9 per la prima volta dalla sua inaugurazione. In linea con la vocazione del museo, le opere dell’artista veneziano diventeranno anche uno strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica grazie a un approccio interculturale e inclusivo. Si inaugura con questo primo evento un ciclo di mostre biennali dedicato a figure di protagonisti della storia dell’arte che hanno innovato e rivoluzionato regole e canoni estetici e, al contempo, si sono distinti per il loro impegno civile e la capacità di interpretare la loro contemporaneità.
Seguiranno nel 2024 la mostra sul design, che punterà su un allestimento di grande effetto e un racconto fondato su una sintesi inedita tra digitale, arte e fisicità. E, in seguito, un’esposizione sul tema dello sport organizzata in concomitanza con i Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.
Il terzo elemento della nuova programmazione di M9 è legato all’esperienza e al posizionamento del museo come realtà formativa, l’unica ad offrire laboratori di robotica e didattica digitale nell’area metropolitana di Venezia. Il nuovo progetto M9 STEAM prevede l’attivazione di un programma di laboratori didattici focalizzati sulle discipline STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) fornendo attività educative e formative all’avanguardia rivolte sia agli studenti sia ai docenti nell’area Padova-Treviso-Venezia e a livello regionale.
Michele Bugliesi, Presidente della Fondazione di Venezia ha dichiarato: “La nuova programmazione che abbiamo in animo di realizzare costituisce un progetto ambizioso e sfidante. È un progetto che riteniamo capace di dare al Museo una prospettiva nuova, di crescita e di attrattività, e di contribuire in questo modo alla crescita di un territorio ampio – che dalla città metropolitana di Venezia si estende all’intera regione – per il quale M9 ambisce a divenire un riferimento culturale fortemente identitario e di avanguardia”.
Moltissime, infatti, le partnership e le collaborazioni con istituzioni, associazioni e fondazioni del territorio, dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia e la sua Fondazione, al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, fino all’Orto Botanico dell’Università di Padova. Nel 2022 sono stati oltre 220 gli eventi prodotti, co-prodotti ed ospitati da M9 per oltre 54.000 partecipanti e per il 2023 arriveranno a circa 350 e animeranno non solo il museo ma, dalla primavera all’autunno, anche gli spazi pubblici di M9.
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