CTC: l’Embedded Finance per l’inclusività dei dati
A cura della redazione
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18 Dicembre 2023
Grazie alla scelta di strutturarsi come AISP, oggi il Consorzio per la Tutela del Credito può già percorrere una strategia di sviluppo che mette a disposizione dei soci i vantaggi dell’open finance.
Se da un lato l’open banking sta ancora attraversando una fase di progressivo assestamento in termini di diffusione e di regolamentazione, le diverse aziende che operano nell’ambito finanziario (così come i provider di tecnologia) stanno già lavorando per affrontare le sfide e le opportunità di un orizzonte ancora più ampio, qual è (e quale sarà) quello dell’open finance.
Un orizzonte che ha la mission di allargare il perimetro delle informazioni condivise, spostandosi dal mondo puramente banking a quello più ampio e complesso delle informazioni che interessano settori diversi (assicurazioni, telco, utilities, ecc.), con lo scopo di mettere al centro il valore delle informazioni e porre le basi per la definizione di una “carta di identità digitale” della controparte che sia sempre più completa ed esaustiva e che potenzialmente consenta anche di conoscere, per esempio, il suo livello di indebitamento complessivo (al fine di una concessione del credito sempre più consapevole).
In questo scenario in rapida evoluzione giocano un ruolo dominante quei player di mercato che, come CTC (il Consorzio per la Tutela del Credito, società consortile che riunisce intermediari finanziari e banche operanti in Italia nel mercato dei finanziamenti ai privati) ha fatto la scelta di strutturarsi come AISP, e quindi di poter accedere, a beneficio dei propri soci e clienti, a un’offerta diversificata di informazioni certificate che accompagnano tutte le fasi del processo di gestione del credito.
«CTC, in quanto Account Information Service Provider e quindi grazie alla possibilità di accedere alle informazioni dell’open banking, ha già iniziato attivamente a contribuire all’allargamento del perimetro di possibili attività, introducendo servizi come il check IBAN, nell’ottica di fornire un ventaglio sempre più ampio dei servizi utili non solo per la valutazione del merito creditizio, tramite il SIC e l’open banking, ma anche in ottica antifrode, di digital onboarding e di adeguata verifica», ha sottolineato a Bancaforte Luisella Ravera, Responsabile Sviluppo di CTC.