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03 Gennaio 2025 / 00:07
 
Countdown MiFID II

 
Banca

Countdown MiFID II

- 27 Aprile 2017
Quali saranno gli impatti tecnologici che l'industria del Capital Market dovrà affrontare per rispondere alla nuova direttiva? Ne parla Domenica Marano, Marketing Manager di ATS-Advanced Technology Solutions
Si avvicina la scadenza del 3 gennaio 2018, una vera rivoluzione per l'industria del Capital Market. L'introduzione della nuova normativa MiFID II, nel rafforzare i concetti di trasparenza e di tutela dell'investitore, determinerà cambiamenti importanti a livello organizzativo e comportamentale nella relazione con i clienti (profilazione dei clienti, informativa ex-ante e ex-post, scelta dei modelli del servizio di consulenza), ma non bisogna dimenticare che il cambiamento coinvolgerà anche l'attività di gestione ed esecuzione degli ordini e i sistemi di negoziazione elettronica, insieme alle regole che li governano.
MiFID II cerca di ricondurre il più possibile l'operatività sui mercati regolamentati e di controllare ciò che viene eseguito Over The Counter (OTC), con particolare attenzione agli strumenti derivati.
Gli intermediari finanziari saranno chiamati a eseguire gli ordini alle migliori condizioni (best execution) e a dimostrarlo su richiesta del cliente o degli Organi di Vigilanza. Ma non solo, tutti i comportamenti devono essere tracciati e dimostrati, insieme all'intero ciclo di vita dell'ordine, dalle sue origini fino alla sua esecuzione, appunto.
L'impatto sulle infrastrutture tecnologiche è, quindi, rilevante. Sarà necessario dotarsi sia di sistemi di negoziazione evoluti che di sistemi di tenuta delle informazioni e di reporting capaci di sostenere in modo performante e compliant i nuovi modelli di operativi che la normativa impone.
I cosiddetti sistemi di front, dovranno essere in grado di gestire i modelli di negoziazione implementati dalle differenti venue (quote driven, order driven) in relazione agli obblighi di trasparenza pre-trade, di trasmettere alle venue una maggiore quantità di informazioni sull'ordine e di applicare strategie dinamiche di best execution, tenendo traccia di tutti gli step di esecuzione per controllarne l'efficacia, notificarla al cliente e rispondere agli obblighi di tenuta delle informazioni.
La normativa, inoltre, pone un'attenzione particolare sull'operatività generata da algoritmi (algo, attività di Market Making e HFT) le cui strategie e i sistemi che le implementano saranno soggetti a controlli puntuali da parte delle unità organizzative Risk e Compliance dell'intermediario che ne devono avere il pieno governo, con la possibilità di agire in real time per individuare e intervenire su eventuali segnali di negoziazione anomali.
In ambito post-trade sarà necessario rispondere agli obblighi di record keeping, con livelli di granularità delle informazioni maggiori rispetto agli attuali e con un perimetro dell'operatività più ampio che comprende nuove asset class e l'operatività OTC per adempiere agli obblighi di transaction reporting e post-trade transparency, oltre che di pre-trade transparency per l'internalizzazione sistematica. A questo proposito è necessario fare scelte tecnologiche adatte a registrare e storicizzare una elevata mole di dati, a garantire la sicurezza/integrità delle informazioni, a generare reporting puntuali e gestire il dialogo con ARM e APA, i nuovi soggetti MiFID II autorizzati per i servizi di comunicazione di transaction reporting e post trade transparency.
Domenica Marano, Marketing Manager di ATS-Advanced Technology Solutions
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