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26 Aprile 2024 / 16:30
 
Con BFF la Pop Art parla italiano in Europa

 
Banche e Cultura

Con BFF la Pop Art parla italiano in Europa

di Maddalena Libertini - 28 Ottobre 2022
La mostra itinerante della collezione di BFF Banking Group sta per lasciare il Palazzo della Cultura e della Scienza di Varsavia per spostarsi ad Atene dove rimarrà fino al 3 febbraio 2023. Un progetto di promozione della cultura italiana all’estero che interpreta “l’arte come strumento di dialogo tra culture”, dice Massimiliano Belingheri, AD del gruppo bancario. Dopo Slovacchia, Polonia e Grecia ART FACTOR proseguirà il suo tour europeo Spagna, Francia e Portogallo, per tornare infine a Milano in una nuova sede espositiva.
Stanno viaggiando per l’Europa le opere di Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Lucio Del Pezzo, Gianfranco Pardi, Mario Schifano ed Emilio Tadini selezionate dalla collezione BFF. Un vero e proprio tour da “star del Pop” organizzato dalla banca con il contenitore espositivo “ART FACTOR – The Pop Legacy in Post-War Italian Art”. Non una singola mostra, quindi, ma un progetto culturale più vasto iniziato nel 2021 con la pubblicazione del libro omonimo edito da Skira e culminato nel 2022 nella trasferta delle opere in alcune capitali europee: Bratislava, Varsavia, Atene e poi Lisbona, Madrid, Parigi.

Gli interpreti italiani del Pop

Curata da Maria Alicata, “ART FACTOR – The Pop Legacy in Post-War Italian Art” restituisce uno sguardo d’insieme sul gruppo di interpreti che ha ripreso i codici della Pop Art americana traducendoli nella nostra lingua. Una traduzione non letterale, mai pedissequa, che inizia a metà degli anni sessanta, quando la Pop Art si afferma sulla scena internazionale, e prosegue fino a tempi più recenti con riprese, allontanamenti e mutazioni. Nati tra il 1925 e il 1935, i sette artisti italiani raccolgono alcuni stilemi pop e li inoculano nelle loro ricerche personali: i colori antinaturalistici, le immagini iconiche e i simboli universali, la fascinazione dei nuovi media e le contraddizioni della modernità. Queste corrispondenze si incontrano e si scontrano con i percorsi creativi individuali, accomunati da un approccio più artigianale e dal filtro di un bagaglio storico-culturale diverso rispetto ai colleghi americani.Complessivamente, sostiene Alicata, le opere esposte raccontano una identità ancorata alle proprie radici ma in grado di interloquire con il mondo usando un linguaggio comprensibile in una prospettiva globale.
Arte, quindi, come strumento di dialogo tra culture, come ha scritto Massimiliano Belingheri (nella foto), Amministratore Delegato di BFF Banking Group nel testo del catalogo per l’edizione polacca di ART FACTOR. La mostra itinerante di BFF ha l’intento di far conoscere l’arte contemporanea italiana e, più in generale, di interpretare l’arte come “uno spazio di interazione culturale per promuovere la mobilità delle idee, di esperienze e di persone, cruciali per la crescita delle comunità”, conclude Belingheri.

Il fattore Arte

ART FACTOR è però anche il gene che, a partire dagli anni Ottanta, ha guidato BFF nella costruzione della propria collezione che raccoglie circa 250 pezzi dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, realizzati da artisti del calibro di Alberto Burri, Lucio Fontana, Hsiao Chin, Arnaldo Pomodoro e Joe Tilson, oltre a quelli già menzionati. In questa scelta si può riconoscereil proposito del gruppo bancario di rendere il rapporto con l’arte e la cultura un tratto costitutivo della propria identità e del proprio impegno sociale.
Questa visione si ritrova pienamente nel progetto espositivo, come conferma Maria Alicata: “Questa iniziativa è un esempio virtuoso di come sia possibile conciliare spirito imprenditoriale e impegno per l’arte, in un momento storico in cui il ruolo delle imprese è diventato cruciale nello sviluppo di progetti culturali e nella promozione dell’arte come patrimonio comune. ART FACTOR racchiude il desiderio di essere attivi protagonisti in quelle iniziative che generano valore per la società, esattamente come nel caso degli artisti rappresentati in questa mostra”.
L’itinerario europeo della mostra si concluderà a “Casa BFF”, la nuova sede del Gruppo a Milano, dove sarà allestito uno spazio museale permanente aperto al pubblico.
 
 
Qui per effettuare il tour virtuale dell’edizione slovacca di ART FACTOR alla Zoya Gallery di Bratislava: https://bit.ly/3TNgBH4
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