CBI e Crif insieme per diffondere l'open finance
di Flavio Padovan
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14 Luglio 2021
Avviata una partnership che consentirà a banche e aziende di arricchire l’offerta di servizi innovativi a valore aggiunto e potenziare la trasformazione digitale
Alleanza tra due protagonisti del mondo finanziario italiano e dell'open banking per promuovere la diffusione di nuovi servizi fintech “digital first”. CBI e CRIF hanno annunciato l'avvio di una partnership che consente a banche, fintech e aziende di sviluppare e arricchire l’offerta di servizi innovativi sfruttando al meglio tutte le potenzialità del nuovo scenario dell’open finance.
“CBI e CRIF aprono le porte ai nuovi paradigmi open lavorando attivamente per consentire ai Prestatori di Servizi di Pagamento di offrire servizi a valore aggiunto, oltre il perimetro della PSD2, migliorando lo stile di vita dei propri clienti con un’offerta globale che includa servizi finanziari e non”, afferma Pilar Fragalà, Chief Commercial Officer di CBI. Lo sviluppo di partnership di valore, quale quella con CRIF, continua Fragalà, “mette a disposizione dell’industria finanziaria un patrimonio esperienziale importante, basato sulla collaborazione per una migliore competizione, che consente la modellazione del ‘fare banca’ altamente innovativo per una customer experience sempre più open e sostenibile”.
Secondo Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, la partnership con CBI “consente di raggiungere importanti risultati a vantaggio di tutti gli attori coinvolti in un contesto di open finance: player finanziari e aziende da un lato, consumatori finali dall’altro”. Inoltre, grazie alle soluzioni CRIF integrate nei sistemi di CBI, sarà possibile rendere “l'esperienza ‘phygital’ di PMI e persone fisiche più appagante, facendo risparmiare loro tempo e fatica, semplificando le operazioni online e rispondendo ai nuovi bisogni con soluzioni accessibili anche da remoto, a portata di click/swipe, in totale sicurezza e con approccio human touch laddove necessario”. I servizi CRIF, in particolare, sottolinea Capecchi, “permettono ai player finanziari e alle aziende di potenziare la loro trasformazione digitale, di evolvere le ‘users stories’ e dare un nuovo impulso alla crescita del business, nel rispetto delle normative regolamentari vigenti. Il tutto attraverso processi snelli e digital first, che consentono di ridurre il time to yes o i livelli di engagement con i clienti, nella next open era”.
Una partnership dalle grandi potenzialità
Grazie all'accordo CBI - CRIF, i clienti potranno contare su processi digitali di onboarding agili ed efficienti e sperimentare una più ampia scelta di servizi finanziari e non altamente innovativi. Tra questi, ad esempio, soluzioni di personal e business financial management (PFM e BFM) che consentono di ottimizzare la gestione della propria situazione finanziaria e del proprio budget per gestire al meglio il denaro e trovare un buon equilibrio finanziario.
I prestatori di servizi di pagamento potranno, inoltre, offrire soluzioni di instant lending integrate con la valutazione online del profilo creditizio di un utente in ambito open banking (servizio NEOS – New Evaluation Open Suite), servizi di supporto ai processi di vendita online in grado di integrare canali digitali e reti fisiche (servizio PHYON – Phygital Onboarding Platform), servizi di PFM e BFM, che consentono a utenti retail e corporate di avere una vista unica dei propri conti, ottimizzando la gestione delle proprie finanze.
Tutto ciò – spiega una nota congiunta - con la garanzia di sicurezza e l’esperienza CBI, che tramite la soluzione internazionale “CBI Globe” è in grado di consentire ai Player del settore di raggiungere, tramite un’unica connessione, il mercato bancario domestico ed i principali hub internazionali. E, insieme, la consolidata esperienza di CRIF nello sviluppo di moduli di servizio e soluzioni innovative in ambito open banking consente di sfruttare al meglio le potenzialità di un modello di business a ecosistema in grado di abilitare l’implementazione di use case attrattivi e far evolvere la user experience dei clienti.